Si è concluso il Rolex Monte Carlo Masters con la vittoria di Andrey Rublev ai danni di Holger Rune, con il parziale di 5-7, 6-2, 7-5. Il russo, uno dei giocatori più amati del circuito, grazie alla sua spontaneità e simpatia fuori dal campo, era senza dubbio uno dei giocatori più forti del circuito a mancare nell’albo d’oro dei grandi tornei. Rublev corona così un buon inizio di stagione, dopo i quarti di finale a Melbourne e la finale a Dubai.
La finale è stata molto equilibrata e ha visto parecchi capovolgimenti di fronte in tutti e tre i set disputati.
Il primo a portarsi avanti di un break è il danese, che nel sesto gioco approfitta di un passaggio a vuoto del russo, partito parecchio male al servizio, con poche prime e qualche doppio fallo. Il marchio di fabbrica di Rune è stata (e lo sarà per tutto il match) la palla corta lungolinea per uscire dalla diagonale di rovescio. Poco male per Andrey, che nel gioco successivo strappa il servizio alla quinta palla break, portandosi sul 3-4. Il break decisivo arriva nel dodicesimo game, con Rublev che cede il servizio, regalando così di fatto il primo set all’avversario per 7-5.
Il russo inizia il secondo set con un altro piglio, portandosi subito sul 2-0. Rune deve anche annullare altre due palle break nel terzo game, ma riesce ad accorciare le distanze. Un altro passaggio a vuoto del moscovita permette al classe 2003 di riportarsi in parità sul 2-2. Con un altro ribaltamento di fronte è ancora Rublev a riportarsi in vantaggio, prima di un break e poi di due, chiudendo il secondo parziale per 6-2.
Il terzo set si apre in maniera opposta al precedente, con il danese che strappa il servizio, rimontando il game da uno svantaggio di 40-0. L’inerzia della partita è cambiata totalmente con Rune che spinge moltissimo sia in risposta che al servizio. Rublev rientra in partita nel settimo gioco strappando il servizio, grazie ad un passaggio a vuoto del 19enne che compie due doppi falli. Si procede fino all’undicesimo gioco quando Rune perde la testa dopo aver sbagliato due smash consecutivi identici. In seguito prende un warning per aver scagliato 2 palline nelle tribune, conclude il pessimo game con un doppio fallo, concedendo al russo di servire per il match. Rublev non sbaglia e chiude il match con il punteggio di 5-7, 6-2, 7-5.
Con questa vittoria Andrey conquista il suo tredicesimo titolo e, in particolare, il suo primo Big Trophy (è considerato Big Trophy la vittoria di uno Slam, delle ATP Finals o di un Master 1000) alla terza finale in un mille. Nelle due precedenti occasioni, entrambe nel 2021, il classe 1997 aveva perso contro Tsitsipas e Zverev, rispettivamente a Monte Carlo e a Cincinnati. Con i 1000 punti guadagnati nel torneo, consolida la sesta piazza della classifica e si issa al quinto posto della race alle Finals, pochi punti dietro Alcaraz.