ATP Finals, Torino scalda i motori: pronti ad ospitarle già nel 2020

La città di Torino e il tennis italiano sono pronti allo “sgarro” a Londra. Le ATP Finals potrebbero disputarsi nel capoluogo piemontese già quest’anno nel caso in cui nel Regno Unito non riuscissero ad organizzare l’evento a causa della pandemia di Covid-19.

Il coronavirus ha messo in stand-by l’intero mondo del tennis – e dello sport in generale – ma già si studiano le possibili mosse e soluzioni da poter attuare una volta superata l’emergenza. Il primo giugno è, infatti, previsto l’incontro tra ATP e WTA per cercare di gettare le basi per una ripresa dell’attività agonistica e, di conseguenza, la ridefinizione del calendario di questa stagione.

Ed è proprio in quest’ottica che Angelo Binaghi, il direttore della Federtennis azzurra, ha parlato in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera. Il primo obiettivo per il numero 1 della federazione italiana è la salvaguardia degli Internazionali BNL di Roma per i quali si stanno studiando più opzioni: “La nostra idea è quella di riuscire a disputarli nella capitale tra settembre e ottobre. Se non fosse attuabile questa soluzione stiamo pensando a due diverse possibilità“.

Due alternative completamente differenti tra loro e per la prima volta potrebbero essere previste sedi differenti per il circuito maschile e quello femminile: “Stiamo vagliando l’ipotesi Cagliari a novembre oppure, nel mese di dicembre divisi rispettivamente tra Torino e Milano” e poi prosegue: “Accetterei anche le porte chiuse pur di poter giocare“.

Una sorta di banco di prova per “la città dei tauri” che si prepara ad ospitare le ATP Finals per il 2021. Ma, considerata proprio l’emergenza sanitaria, per Angelo Binaghi potrebbero esserci le condizioni per anticipare di un anno l’approdo in Italia delle Finals: “Potremmo cogliere l’occasione nel caso in cui Londra non riuscisse, ne ho già parlato con il sindaco Chiara Appennino“.

In ogni caso si dovrà pensare ad un’edizione, non solo delle ATP  Finals ma di tutti i tornei più in generale, completamente nuova viste anche le restrizioni che saranno in vigore proprio per combattere la pandemia. Nuove soluzioni a medio-lungo termine: “Per almeno uno o due anni nulla sarà più come prima con i giocatori che si dovranno autogestire così come ci saranno limitazioni per il pubblico. Non potranno mancare mascherine e gel disinfettanti“.

 

Diletta Barilla

Recent Posts

Blackout al Madrid Open: giornata di caos e programma cancellato

Una giornata surreale ha colpito il Mutua Madrid Open, travolto dal blackout che ha interessato…

1 ora fa

Roddick sul rientro di Sinner: “Non credo che sulla terra farà bene come sul cemento”

Dopo tre mesi lontano dal circuito a causa di una sospensione legata a una vicenda…

1 ora fa

Jannik Sinner fa la storia: 47 settimane da numero 1, superato Borg

Un ritorno attesissimo: Sinner pronto per gli Internazionali d’Italia La lunga attesa sta per finire.…

2 ore fa

Matteo Arnaldi conquista Madrid tra blackout ed emozioni: battuto Dzumhur in due set

Una vittoria che vale doppio Nel palcoscenico prestigioso del Mutua Madrid Open, Matteo Arnaldi firma…

4 ore fa

Blackout in Spagna: caos nei trasporti e stop al Mutua Madrid Open

Un enorme blackout ha paralizzato la Spagna nella tarda mattinata, creando disagi estesi anche in…

4 ore fa

Becker e Navratilova sostengono Zverev sulla chiamata errata: “C’è qualcosa che non va”

L'episodio controverso Durante il terzo turno del Madrid Open, Alexander Zverev è stato protagonista di…

7 ore fa