MILAN, ITALY - SEPTEMBER 19: Flavia Pennetta attends the Emporio Armani fashion show during the Milan Fashion Week Spring/Summer 2020 on September 19, 2019 in Milan, Italy. (Photo by Vittorio Zunino Celotto/Getty Images)
Flavia Pennetta è stata la donna che ha riportato dopo più di trent’anni gli italiani ad interessarsi di tennis quando nell’estate del 2009 a Cincinnati si conquistò un posto tra le prime dieci tenniste più forti del mondo. Da quello storico traguardo si aprì un ciclo vincente per il tennis azzurro in gonnella con il quartetto d’oro Schiavone, Vinci, Errani ed appunto Pennetta che la stessa Flavia concluse con la vittoria dello US Open nel 2015, in uno storico derby con Roberta Vinci.
Nell’attuale marasma del circuito WTA che vede protagoniste meteore e promesse mai affermate e che Flavia dice di non gradire ( “c’è una fortissima discontinuità e secondo me non è una cosa buona per il mondo del tennis”), la campionessa di Brindisi avrebbe dominato a mani basse lei che in carriera ha dovuto vedersela con le migliori russe, le migliori belghe, le migliori Williams. Cresciuta da “terraiola” come vuole la tradizione italiana Flavia negli anni ha saputo adattare il suo gioco a tutte le superfici diventando una vera specialista sul veloce (come dimostrano le vittorie di Los Angeles, Indian Wells ed ovviamente lo Us Open) ed in assoluto l’italiana più vincente sul cemento. Capacità questa che le ha permesso di battere tenniste più forti e quotate (unica bestia nera resterà l’amica Serena Williams) indispensabile trampolino di lancio per entrare nel gotha del tennis.
Ma la carriera di Flavia Pennetta non è stata tutta rose e fiori. Martoriata da numerosi infortuni menisco, spalla ed entrambi i polsi, dal tifo contratto agli inizi della carriera da pro e da due ferite al cuore il tradimento di Carlos Moya (ex tennista spagnolo con il quale la Pennetta ebbe una lunga relazione n.d.r) ed il dolore, questo veramente troppo grande, per la morte dell’amico e collega Federico Luzzi (tennista azzurro morto a 28 anni per una leucemia fulminante n.d.r.). Da tutto questo Flavia si è rialzata sempre più forte proprio un instante prima in cui tutto ogni volta sembrava ad un passo dal finire. La love story con Moya sembrava proiettarla verso il progetto di moglie e mamma e non di campionessa di tennis, la rottura con il campione spagnolo la ferì talmente tanto da farla pensare addirittura al ritiro prima di rialzare la testa e tornare a rincorrere quei sogni che la voglia di metter su famiglia le avevano fatto accantonare.
Flavia ha regalato allo sport ed al tennis italiano successi ed emozioni fortissime, le vittorie con Sharapova e Venus Williams, le finali di Fed Cup, i 6 match point annullati a Vera Zvonareva negli ottavi degli US Open torneo dove ha firmato le imprese più memorabili. Il progetto di diventare moglie e mamma lo ha solo rimandato, non con Carlos Moya ma con Fabio Fognini padre dei suoi tre figli Federico, Farah e Flaminia ed ora il tennis lo segue dall’altra parte come tifosa del marito e come commentatrice tv.
Buon compleanno Flavia.
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