Frédéric Fontang, intervistato ai microfoni del portale spagnolo Puntodebreak.com, ha parlato a tutto tondo del suo pupillo Auger-Aliassime, reduce dall’eliminazione al secondo turno del Masters 1000 di Madrid. Il coach francese, facendo un excursus della giovane carriera del tennista canadese, ha fissato come obiettivo primario lo sviluppo fisico e tecnico del diciottenne.
L’ex tennista francese si è innanzitutto soffermato sul match disputato nella giornata di ieri da Auger-Aliassime contro Nadal: “Per Felix è stata una grande opportunità affrontare un campione come Rafa, abbiamo notato che è molto difficile mantenere la sua intensità. È molto aggressivo e non ti concede troppi punti gratuiti. Prima di scendere in campo gli ho detto di vederlo come qualsiasi altro avversario e di imporre il suo gioco, ma poi c’è stato poco da fare quando Nadal ha cambiato tattica, si sa quanto sia complicato affrontarlo su terra“.
La collaborazione tra Fontang e il candese è cominciata nel 2017, quando il giovane tennista aveva solo 16 anni. Il tecnico 49enne ripercorre in breve le tappe del fruttuoso sodalizio, dal circuito junior alla semifinale ottenuta a Miami poco più di un mese e mezzo fa: “Felix ha avuto molte aspettative fin da subito, ma per fortuna disponiamo di un team ampio che ci consente di condividere responsabilità e gestire le pressioni. È tutto un po’ più complicato quando hai tra le mani una possibile stella del futuro. Già due anni fa aveva tanto potenziale, ma quando sei junior non puoi giocare tanti tornei come adesso e per me si può migliorare solo attraverso la competizione. Qualcuno dice che i risultati stanno arrivando troppo in fretta, noi non abbiamo paura, siamo concentrati solo sul processo di crescita. È molto maturo per la sua età e vorrei che continuasse così“.
L’ex n. 59 del mondo, nativo di Casablanca, si concentra sui prossimi obiettivi del talentuoso canadese: “Prima di tutto, terrei a sottolineare quello che è un suo grande pregio: l’atletismo. Felix cerca di lavorare ogni giorno per migliorarsi, per lui è importante non andare troppo veloce e continuare a sviluppare il corpo e la tecnica, compiendo un ulteriore step rispetto allo stato attuale. Dobbiamo controllare bene i tempi di questo percorso. Aggiungo anche che il tennis non è solo forza, ma anche qualità, coordinazione, velocità e precisione, i muscoli non sono tutto“.