Frank Cuesta contro Nadal: “Sei un traditore”

Frank Cuesta contro Rafa Nadal, a colpi pesanti di tweet. L'ex tennista definito Nadal una persona avida, nonostante sia una leggenda vivente, ma troppo sensibile al dio denaro.

“Carneade, chi era costui?”, si chiedeva Alessandro Manzoni per bocca di Don Abbondio ne “I promessi sposi.” Infatti, forse, questo nome dirà qualcosa più agli appassionati del canale satellitare spagnolo Discovery MAX che a quelli di tennis. Il nome di Frank Cuesta è infatti noto per le sue trasmissioni naturalistiche in giro per il mondo.

Ma Cuesta è stato un ex tennista professionista. Ora sta per iniziare una nuova avventura televisiva su DMax, della piattaforma Sky. La sua passione per gli animali più pericolosi lo ha portato più volte a rischiare la vita, fatto che ha contribuito a rafforzare l’immagine dello sportivo senza paura, insieme ad una innata capacità di bucare lo schermo.

La sua carriera sportiva è stata interrotta da un incidente automobilistico, motivo per cui, dopo un traferimento in Thailandia, ha deciso di aprire una scuola tennis che porta il suo nome. Là ha trovato non solo la possibilità di assecondare la sua passione per la natura, ma anche l’amore, grazie al matrimonio con Alissa Yuyee, fotomodella di grande successo. Oltre un anno fa, proprio sua moglie è stata arrestata dalle autorità thailandesi per possesso di droga, crimine tenuto in particolare dispregio nela paese asiatico. Ed è proprio sua moglie l’oggetto del contendere. Come ricorderete, qualche giorno fa, abbiamo parlato proprio da queste tribune della milionaria esibizione che ha unito Rafael Nadal e Novak Djokovic per due giorni in Thailandia. E secondo Cuesta, Nadal “è un traditore”, proprio per aver accettato questa partecipazione ben pagata nonostante Cuesta stia perorando instancabilmente la causa di sua moglie in tutti gli ambiti che la sua visibilità gli ha consentito di visitare, non ultimo il sovrano iberico Felipe VI di Borbone.
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La presa di posizione dell’ex tennista coincide non solo con la sortita asiatica del n. 1 spagnolo, ma anche, guarda caso, con il lancio della sua nuova trasmissione e con la sentenza in arrivo per sua moglie, a suo dire incastrata dalle autorità locali per una fitta rete di complotti. Cuesta ci è andato con la mano pesante: ha definito Nadal una persona avida, nonostante sia una leggenda vivente, ma troppo sensibile al dio denaro. A dire il vero, Cuesta ha poi corretto il tiro, scusandosi con Nadal e giustificando la sua reazione ocn la grande pressione cui è sottoposto da tempo a causa della situazione di sua moglie “che da 474 giorni è privata della vista dei suoi figli”.
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La situazione non deve essere banalizzata, infatti. Le condizioni dei diritti umani in Thailandia non sono esattamente ideali: dopo il colpo di stato che ha portato al governo l’attuale giunta militare, diversi organismi hanno espresso dubbi sull’effettivo rispetto dei diritti personali nel paese, nonostante la costituzione li garantisca in modo non generico. La battaglia di Cuesta, da questo punto di vista, potrebbe avere un senso e quindi spiegare in modo anche logico l’uso del nome di Nadal per amplificare mediaticamente l’attenzione sul problema di sua moglie, una condizione di detenzione oggettivamente critica.

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