Gasquet: “non riesco a vedere match di 4-5 ore. Nemmeno se è un Federer-Nadal”

Richard Gasquet in una lunga intervista all’Equipe si è esposto su temi scottanti ed interessanti, senza peli sulla lingua a partire dalle critiche all’ATP.

 

Richard Gasquet non è mai stato uno che le manda a dire, una carriera da eterno in compiuto, un talento cristallino mai sfruttato fino in fondo a differenza della sua loquacità che colpisce sempre nel segno.

In un’intervista all’Equipe ha risposto senza remore a temi piuttosto controversi come la gestione da parte dell’ATP di questo periodi di convivenza con il Covid-19.

Il comportamento dell’Atp nei nostri confronti? Beh, sono catastrofici.

Non dicono assolutamente nulla ai giocatori ed io partecipo e frequento tutte le conferenze che noi facciamo su Zoom. In generale decidono tutto loro e non lasciano nessun pensiero agli atleti. US Open? “Ogni giocatore deve avere libertà di scelta e decidere se partecipare o no, ma le regole devono essere chiare e rigorose per tutti i tennisti.

Bisogna restare nella propria camera d’albergo per tre settimane, qualcuno ti viene a portare il cibo e poi si va a giocare, alla fine è solo un piccolo passo della propria carriera. Certo, è ancora tutto da decidere, a New York non deciderà il mondo del tennis alla fine, ma sarà il Governatore.

Anche in Francia è lo stesso e quindi né Bernard Giudicelli (presidente FFT) né il presidente dell’USTA hanno stavolta voce in capitolo. Direi che in questo momento le federazioni sono solo delle marionette.”

Il tennista transalpino ha parlato anche delle critiche a Novak Djokovic in seguito al torneo benefico organizzato dall’avversario serbo senza alcuna misura di sicurezza anti-covid e che ha portato di fatti a numerosi contagi, tra i colpiti anche lo stesso Novak e consorte. A scagliarsi contro il n.1 del mondo è stato in particolare Nick Kyrgios che da sempre criticato per i suoi comportamenti inopportuni se ne è uscito con un “e poi lo stupido sarei io”.

Capisco Kyrgios – dice Gasquet ma nessuno è un esempio, nessuno è perfetto e nessuno ha lezioni da dare agli altri.

Non mi piace chi ha attaccato Novak, in questo momento è fin troppo facile. C’è un Governo che decide le cose e Djokovic non è il presidente della Repubblica. Hanno deciso persone sopra di lui e non è quindi l’unico da incolpare.

Lui ha riconosciuto l’errore e quindi va compreso”

Sorprendenti sono invece le dichiarazioni sul tennis attuale che reputa piuttosto noioso: “ Non so se c’è qualcuno a cui piaccia il tennis più di me ma non riesco più a vedere il Roland Garros, non riesco a vedere incontri da 4 o 5 set, neanche Federer-Nadal.

Quando hai guardato un’ora e mezza di gioco e sono ancora 7-6;0-1 , beh sono stanco. È estenuante, il tennis è l’unico sport dove si gioca per oltre quattro ore. Ci deve essere più libertà e meno pretese, si deve poter parlare tranquillamente con il coach. In generale poi credo che si possano trovare alcune cose per ridurre i tempi di gioco.”

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