Ieri sera Roma è stata colpita da un violento nubifragio, che ha costretto Djokovic e Del Potro a rientrare negli spogliatoi nel secondo set. Tuttavia si erano già giocati gli altri tre quarti finale degli Internazionali. Quasi scontato affermare che gli occhi di tutti i fan si sono soffermati sulla sconfitta di Nadal ad opera di Dominic Thiem. Forse bisognerebbe iniziare a invertire i termini del discorso: è la vittoria di Thiem contro Nadal, e non la sconfitta dello spagnolo. E sicuramente per tutti gli appassionati di questo magnifico sport può rappresentare qualcosa di significativo, può rappresentare un primo elemento di cambiamento effettivo delle gerarchie. Per carità! Sono ben lungi dal dire che i big four siano arrivati, il presente tennistico è loro ma, almeno, grazie a vittorie come quella dell’austriaco ieri ci viene da pensare che al ritiro dei vari Federer, Djokovic, Nadal e Murray non si debba per forza attendere un medioevo tennistico.
RIVINCITA – La vittoria di Thiem, strameritata e con un parziale che non lascia spazio a dubbi, è anche stata influenzata da una condizione effettiva di stanchezza da parte del maiorchino, questa va riconosciuto. Eppure questo non toglie meriti alla partita dell’austriaco, che è stato in grado di prendersi una rivincita ad appena pochi giorni di distanza dalla finale di Madrid, dove era stato regolato in due set (seppur combattuti) e a pochi settimane dalla finale di Barcellona, dove (senza dubbio) era stato preso a pallate sempre da Nadalito. In ogni caso l’attuale numero 7 al mondo non lo veniamo a conoscere questa settimana, negli ultimi tornei ha ottenuto i primi risultati da top ten. La chiusura del 2016 non era stata eccelsa, come l’inizio del 2017, ma solo a causa di una programmazione intensiva che l’aveva portato ad esaurire la benzina nella fase finale della stagione e, dopo un periodo di assestamento all’inizio del nuovo anno, i recenti risultati sulla terra lo dipingono come un giocatore in grado di occupare la top ten per molti anni da qui a venire. Certamente la strada da percorrere è ancora lunga, ma la curiosità per le prossime performance slam cresce e già al Roland Garros Thiem si presenta come uno dei pretendenti allo scettro francese (l’anno scorso fu semifinale). Infatti dopo aver battuto Nadal in uno dei suoi tornei prediletti tutto è possibile, ci sarà una probabile semifinale con Djokovic e intanto l’Austria festeggia perché era dai tempi di Thomas Muster che non si trovavano per le mani un giocatore del genere.
PRIMA SEMIFINALE SLAM – Se Dominic Thiem sta confermando ciò che aveva iniziato a dimostrare la scorsa stagione, per Alexander Zverev il 2017 si sta rivelando il primo anno ad alti livelli. Era solo questione di tempo: si sapeva e si parlava da anni di questo giovane tedesco come un giocatore in grado di prendere l’eredità dei grandi tennisti dei 2000’s, eppure si sa che questo tipo di pressione è in grado di creare grandissime problematiche (vedasi caso Dimitrov). Zverev tuttavia, forse perché scapestrato, forse perché incosciente, pare non interessarsene particolarmente e a 20 anni entra per la prima volta negli ultimi quattro di un torneo master 1000. Certo, a 20 anni Nadal aveva ben un altro palmarès, ma il gioco del tedesco necessitava di un (breve, peraltro) periodo per ottimizzarsi ad alti livelli, e la top ten potrebbe essere raggiunta veramente molto a breve (ad oggi è n.17). Ora l’obiettivo è l’ulteriore gradino: riuscire a ottenere qualche prestigioso scalpo. Quest’anno Sascha è riuscito a battere solo Wawrinka (a Miami), e Cilic (a Madrid), non che sia poco, ma non basta. Quando una partita al quinto set contro Nadal (leggasi Australian Open di quest’anno) finirà a favore del tedesco, allora potremmo finalmente parlare di consacrazione. C’è comunque tempo e margine e tutto porta a pensare che sia soltanto questione di tempo per poter vedere certi risultati. Adesso intanto c’è una semifinale che lo vede favorito contro John Isner (l’americano mai era riuscito ad andare così avanti sulla terra), poi il futuro che, al momento, vede come protagonisti del tennis di domani proprio Zverev, Thiem e Kyrgios, in attesa dell’affermazione di altri giovani (Coric, Tiafoe, Khachanov).