Tra i tanti interrogativi riguardanti la stagione che sta per iniziare, uno dei più grandi è senza dubbio Grigor Dimitrov. Riuscirà finalmente il venticinquenne tennista bulgaro, ex numero 8 del mondo, a raggiungere quel posto nell’olimpo del tennis che secondo appassionati e addetti ai lavori dovrebbe competere ad uno con le sue doti tecniche e fisiche?
IL FEDERER MANCATO – Non abbiamo una risposta sicura a questa domanda. Sappiamo solo che dopo una carriera junior straordinaria, culminata con i successi a Wimbledon e agli US open, da professionista la sua epopea vede come massimo traguardo la semifinale a Wimbledon del 2014 persa con onore in 4 set combattuti con Djokovic, futuro vincitore del torneo. Proprio dopo quel risultato tutti ci aspettavamo il definitivo assestarsi della sua carriera verso l’alto, assestamento di fatto mai avvenuto. Cerchiamo di analizzare in breve i motivi di questa crisi. Accostato fin da subito a Federer per via dell’eleganza dei suoi colpi e del modo di stare in campo, del campione elvetico non ha la cattiveria agonistica, la fame di successo e la voglia di non sentirsi mai appagato. In fin dei conti questo paragone così ingombrante non ha fatto altro che appesantirne la mente e le gambe. Non è facile dover dimostrare di essere Roger Federer se non lo sei.
VOGLIA DI RINASCERE – Spesso distratto dalla vita mondana e da fidanzate illustri (la più celebre come tutti sappiamo è stata la collega russa Maria Sharapova) si ha come l’impressione che il nostro si sia un pò adagiato ed abbia preferito l’essere una star del gossip ad un campione di tennis. Dopo un 2015 pessimo in cui non ha raggiunto nemmeno una finale, nel 2016 si è visto un miglioramento che lascia ben sperare in vista della nuova stagione. Lo scorso anno ha chiuso al numero 28, ora è numero 17. 33 i match vinti nel 2015 contro i 39 vinti nel 2016. Un incremento dei punti Atp totalizzati, circa 1000 in più rispetto alla stagione passata. Si è abbassata anche la media dei doppi falli, mentre è aumentata quella dei ace e dei servizi vincenti. A 25 un anni un nuovo Dimitrov è pronto a ricominciare, magari partendo da una top ten. Per uno col suo talento non è ancora troppo tardi.
Biagio Buraglia
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La testa.