Grigor Dimitrov: “Le partite non si vincono solo con il talento”

Al suo arrivo a Toronto, il bulgaro ha analizzato i motivi dei suoi cattivi risultati del 2018.

Ci si aspettava molto da Grigor Dimitrov in questa stagione, dopo il travolgente finale del 2017, in cui si è affermato come vincitore delle ATP Finals di Londra. Nove mesi dopo, il bulgaro non ha ancora trovato il suo miglior tennis e nella stagione americana avrà la possibilità di dimostrarlo.

Lo scorso anno il tour degli Stati Uniti è andato alla grande per Grigor, avendo trionfato nel Masters 1000 di Cincinnati. Al suo arrivo a Toronto, l’attuale numero cinque del mondo ha confessato che a volte non basta il talento per vincere le partite e questo è proprio ciò che sta accadendo: “Il talento ti può aiutare a vincere le partite volte, ma è molto relativo. A volte quando hai troppe cose per la testa, è sempre complicato giocare. Per essere onesti, non guardo mai a me stesso. Forse sono un tennista di talento, ma non necessariamente vinco. Può aiutarmi, ma non mi fa vincere. Se voglio vincere degli Slam o essere numero uno del mondo, devo fare di più.

Grigor Dimitrov è uno dei tennisti che difende più punti in questo ultimo tratto di stagione, per cui ha bisogno di esprimere un grande livello di tennis altrimenti rischia di scendere di molte posizioni in classifica: “Non sto pensando al ranking, semplicemente guardo a come mi sento quando gioco. Non sono mai stato il tipo di giocatore che si concentra sui punti, i trofei e cose del genere. Mi piace vedere sempre il lato positivo. Per me è stato molto duro perdere il primo turno a Wimbledon contro Wawrinka, ma allo stesso tempo ho preso le cose positive da quel match e non mi sono abbattuto. Una delle cose più difficile per un tennista è mantenersi positivo dopo una sconfitta.”

Infine, il giocatore bulgaro confessa che i prossimi tornei saranno molto importanti per lui in termini di fiducia, per cui necessita di conseguire un buon risultato in un torneo di grande livello: “Ogni partita è molto importante per me in questi momenti. Non sto cercando di arrivare ad essere numero due, tre o quattro del mondo. Sono davvero concentrato nel trovare il mio miglior tennis. A volte vincere qualche partita è molto importante in termini motivazionali, ecco perché i prossimi tornei sono molto importanti per me.

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