L’ex tennista numero 1 al mondo, conosciuto ai più con il soprannome di “Bum Bum” per il suo gioco d’attacco e serve and volley, si trova sotto processo a Londra, per imputazione di 24 capi di accusa, di cui 7 per occultamento di beni (tra cui i trofei conquistati in singolare all’Australian Open e a Wimbledon e la medaglia d’oro conquistata in doppio ai giochi olimpici del 1992).
Il tedesco nel 2017 era stato dichiarato in bancarotta nel 2017 per aver preso in prestito 3,5 milioni di sterline dalla banca Arbuthnot Latham per l’acquisto di una proprietà a Maiorca.
La procuratrice Rebecca Chalkley accusa Becker di “aver agito in maniera disonesta”, nel non aver consegnato, prima e dopo il suo fallimento, i beni, secondo la legge sull’insolvenza inglese. Lo stesso è attualmente processato presso la Southwark Crown Court. In particolare modo, tra gli oggetti occultati, rientrerebbero i trofei conquistati a Wimbledon rispettivamente nel 1985 e 1989, quelli in Australia del 1991 e 1996, nonché la medaglia d’oro in doppio conquistata a Barcellona nel 1992, con l’amico Micheal Stich.
Tra gli altri capi di accusa allo stesso imputati, 7 concernono occultamento di proprietà, 5 la mancata divulgazione della proprietà, 2 la rimozione di proprietà e 1 l’occultamento di debito. Nello specifico, Becker avrebbe nascosto 1.13 milioni di euro ricavati dalla vendita di una concessionaria Mercedes di sua proprietà in Germania; avrebbe trasferito i fondi propri, nonché quelli della moglie e dell’ex moglie, su altri conti bancari; e in più avrebbe omesso di dichiarare due proprietà tedesche, come anche l’appartamento a Chelsea, a Londra, e occultato un prestito bancario di 825000 euro.
La stessa procuratrice ha chiesto ai giurati di “non considerare la celebrità acquistata da Becker nel corso degli anni e di trattarlo esattamente come una persona di cui non si è mai sentito parlare”.
La vicenda rischia di concludersi con una sentenza, che condannerebbe Becker alla reclusione per un periodo di 7 anni. La decisione sarà a presa a breve. Chiaramente, anche in caso di insussistenza dei capi di accusa, il tedesco potrebbe risentirne da un punto di vista mediatico. In ogni caso, la giustizia deve fare il suo corso, in tempi non troppo lunghi (come avviene spesso nel nostro Paese).
di Donato Marrese