Guy Forget: “L’assenza di Federer a Parigi è un peccato per lui e per i tifosi”

Il direttore del Roland Garros è tornato a parlare di Roger Federer e della decisone dello svizzero di saltare l'intera stagione su terra battuta, mostrandosi abbastanza critico. Forget, inoltre, ha paragonato lo svizzero alla stella del Paris Saint-Germain Neymar, che, per non mettere a rischio la sua partecipazione al Mondiale, ha preferito non giocare l'ultima parte di stagione con il suo club.

Come è noto, Roger Federer ha deciso di non giocare nessun torneo sulla terra battuta, in modo da prepararsi nel migliore dei modi per la stagione su erba, da sempre il suo periodo dell’anno preferito. I tifosi parigini, di conseguenza, non hanno potuto ammirare lo svizzero sui campi del Roland Garros per il terzo anno consecutivo.

Il direttore dell’Open di Francia, Guy Forget, è tornato a commentare la decisione dell’ex numero uno del mondo, mostrandosi abbastanza critico e palesando tutta la sua delusione. Forget, infatti, ha paragonato l’assenza di Federer al Roland Garros a quella di Neymar nel Paris Saint-Germain; l’asso brasiliano ha deciso di saltare l’ultima parte della stagione a causa di un infortunio che avrebbe potuto mettere a rischio la sua partecipazione al Mondiale, allo stesso modo Federer ha preferito rinunciare ai tornei sulla terra battuta per arrivare in perfetta forma a Wimbledon.

“È un peccato prima di tutto per lui, perché, vedendo il livello degli altri, Roger è ancora uno dei migliori giocatori sulla terra”, ha confessato Forget a L’Equipe. “E quando dico “dei migliori”, intendo tra i primi tre. Ed è anche un peccato per i tifosi, che sono delusi di non poterlo vedere in azione”.

“Ovviamente a tutti sarebbe piaciuto rivedere un Federer-Nadal. Quando si acquista un biglietto per vedere il Psg, si vuole vedere Neymar”.

Nonostante l’assenza del fuoriclasse svizzero, Forget è più che sicuro che il pubblico di Parigi riempirà le tribune del Philippe Chatrier in occasione della finale di domenica: “Gli spalti saranno pieni, non sono minimamente preoccupato”, ma ha anche aggiunto: “È vero che il tennis ha perso i suoi protagonisti. I nuovi arrivati non riescono ad essere costanti, questo è il problema. Il pubblico non riesce ad identificare i dominatori del tennis del futuro, mancano due o tre fuoriclasse”.

0 comments
    1. Alessandro Adami Di quello che ho detto, forse non sto rispondendo a te oppure non ti piace la mia risposta
      Ma francamente non può fregarmene di meno
      Ti suggerisco un bel piatto di pasta

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