Halle sorride a Bolelli, Vavassori e Sinner. Musetti sconfitto a Londra

Quattro italiani in finale tra Halle ed il Queen's. Bolelli, Vavassori, Sinner e Musetti a caccia di gloria

Giornata speciale questa domenica tennistica per i colori azzurri, con ben quattro italiani finalisti in due prestigiosissimi tornei su erba: ad Halle, la coppia Bolelli-Vavassori in doppio e Jannik Sinner in singolo, a Londra, Lorenzo Musetti per il titolo del Queen’s.

HALLE, GERMANY – JUNE 23: Simone Bolelli (L) and Andrea Vavassori of Italy celebrate winning the doubles final during day nine of the Terra Wortmann Open 2024 at OWL-Arena on June 23, 2024 in Halle, Germany. (Photo by Thomas F. Starke/Getty Images)

E sono proprio i neo-Chicchi in 1 ora 45 minuti di gioco i primi a coprirsi di gloria in Germania, superando con un duplice Tie-Break la coppia di casa Kevin Krawietz -Tim Puetz, teste di serie n° 2 ad Halle, in un match molto duro, senza break e deciso da pochi punti pesantissimi.

Primo set con nessuna palla break, che viene deciso quindi al Gioco Decisivo: vincono il parziale gli azzurri, grazie a due risposte eccezionali al servizio, una di Andrea, l’altra di Simone, che spezzano l’equilibrio del match a loro favore. Con i nostri ragazzi sul 6-3, sulla prima di servizio di Bolelli chiude  Vavassori a rete per il definitivo 7-3.

Nel secondo set, i due italiani sono bravi ad annullare tre palle break nel settimo game e trascinare i tedeschi nuovamente al Tie. Gli azzurri si portano in vantaggio sul 5-3 ma i tedeschi sono bravi a reagire issandosi sul 5 pari. Tuttavia il magico Bole con una risposta meravigliosa si procura un match point sulla seconda di Krawietz, match point che la volée di Andrea trasforma poi in vittoria sulla battuta del compagno.

Secondo titolo in stagione dopo il 250 Buenos Aires a Febbraio, i nostri ragazzi vendicano la finale persa lo scorso anno qui in Germania contro la coppia Melo-Peers: Wave e Bole sono i primi doppisti nella classifica Race di categoria, Torino ormai è cosa fatta, e ovviamente sono di diritto tra i favoriti per l’imminente torneo di Wimbledon.

Il loro punto debole era rappresentato dalla risposta al servizio, mentre oggi è uno dei loro punti di forza. Sono amici, affiatati e affamati di vittorie. A breve, anche le dolorose sconfitte Slam agli Australian Open e Roland Garros verranno vendicate.

Foto ATP-Tour

A seguire, è il turno di Jannik Sinner per esibirsi ad Halle, opposto al suo amico e compagno di doppio, il polacco Hubert Hurkacz – n°5 del seeding tedesco – per la prima volta in carriera l’uno contro l’altro su erba.

E sotto gli occhi di papà Hanspeter, il nostro fenomeno dolomitico in 1 ora e 49 minuti di match si aggiudica la finale con un doppio 7-6, portando a 14 i titoli in bacheca, il primo su questa superficie.

Nonostante lo stretto punteggio, Jannik ha sostanzialmente condotto il match, mostruoso al servizio e sempre superiore quando lo scambio si allungava. Il polacco ha tenuto botta grazie al suo fondamentale di battuta che in più occasioni lo ha aiutato nei momenti complicati del match. Tuttavia la superiorità complessiva dell’italiano nel gestire l’incontro è stata evidente e gli 87 punti vinti da Jannik contro i 72 di Hubi ne sono ampia testimonianza .

Venendo al match, il primo set si conclude al Tie -break che dovrà spezzare l’equilibrio durato per tutta la frazione, con solo una palla break annullata per parte. Se lo aggiudica Jannik per 10 punti a 8, con l’azzurro che si porta avanti 5-4 nel punteggio per poi essere raggiunto da Hubi, il quale si issa addirittura due volta a set point.

Ma Jan è il numero uno del Mondo mica per niente e i punti che scottano li maneggia con una facilità disarmante. Disinnescato pericolo, fa valere le sue doti di campione indiscusso: mette in cascina la prima frazione, costringendo con un rovescio profondo all’errore fatale l’amico rivale, primo Tie Break perso in tutto il torneo dal polacco.

Si conclude al Tie Break anche il secondo set, sebbene l’inerzia del gioco sia stata a favore dell’italiano: con due palle break non sfruttate per Jannik, nessuna per Hubi, il polacco si tiene a galla grazie al suo portentoso servizio.

Il secondo Tie è però a senso unico, vinto per 7 punti a 2 da Jannik: Sinner è implacabile al servizio e nello scambio, e Hurkacz adesso regala qualcosa in più, travolto dall’urto tennistico dell’azzurro.

Jan vince alla grande il suo primo torneo su erba, rafforza la sua prima posizione nel Ranking e soprattutto dimostra come ormai non esista superficie sulla quale non parta come uomo da battere.

L’italiano, ottavo nuovo Numero Uno a vincere il primo torneo giocato da Re del Ranking, arriva nel migliore dei modi all’appuntamento londinese, consapevole della sua forza e dei suoi mezzi. Anche su erba, senza ombra di dubbio sarà il tennista da battere a Wimbledon.

Italy’s Lorenzo Musetti returns against US player Tommy Paul during their men’s singles final tennis match on the last day of the Cinch ATP tennis Championships at Queen’s Club in west London on June 23, 2024. (Photo by HENRY NICHOLLS / AFP) (Photo by HENRY NICHOLLS/AFP via Getty Images)

Niente da fare invece per Lorenzo Musetti a Londra, che non riesce a regalare un’incredibile Triplete ai colori azzurri. Tommy Paul si aggiudica il torneo del Queen’s superando il carrarino col punteggio di 6-1 7-6 (8) in 1 ora e 28 minuti di gioco.

Niente di drammatico, per carità: l’Italiano obiettivamente partiva da sfavorito nei confronti del forte americano, che ha dimostrato tutte le sue qualità sconfiggendo nei turni precedenti due giocatori molto competitivi su erba, l’inglese Jack Draper, giustiziere di Alcaraz, e lo statunitense Sebastian Korda.

Primo set senza storia, con Lorenzo che serve troppo male per contrastare il giocatore Star & Stripes: soli 8 punti vinti dall’azzurro al servizio. Nel secondo set, fatto molto ma molto positivo per lui, Musetti, reagisce, serve meglio ed in generale innalza la qualità generale del suo tennis. Paul comunque gioca ad un livello superiore a quello del carrarino ed infatti lo brekka al settimo game, giungendo a servire per il match.

Tuttavia l”americano perde per strada la prima di servizio, Lorenzo ne approfitta e con tre risposte di dritto in perfetto stile musettiano, impatta il punteggio, trascinando Paul al Tie Break. Si lotta punto a punto, ma Tommy si dimostra più forte e solido, aggiudicandosi infine il Tie, il match e soprattutto il titolo del Queen’s.

Peccato per il primo set così deficitario, e peccato per non essere riuscito a portare l’americano al terzo set ma obiettivamente lo statunitense ha meritatamente vinto l’incontro.

Per i colori italiani, comunque giornata spettacolare: a Parigi avevamo perso tre finali su tre, oggi, anche se parliamo solo di “500”, due le abbiamo portate a casa. Il tennis azzurro è sempre più bello.

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