Happy Birthday, Kei

Abbiamo appena terminato di  impacchettare un dono per Kei; oggi è il suo 30esimo …cosa augurargli?

Seppur sia difficile dire se sia il più occidentale dei giocatori orientali oppure l’orientale più americanizzato del Circuito vale la pena fermarsi ad acquistare un o-myage cioè un dono, non uno qualsiasi, comunque degno di onore. Sicuramente, e comunque andrà il nuovo anno, come non pensare ad una omamori ovvero un amuleto rigorosamente del Paese del Sol Levante. Portafortuna.

Il nostro ragazzo, precoce e talentuoso destrimane ormai residente in Florida, sembra alla fine averne necessità: un infortunio dietro l’altro. Come il cristallo.  Schegge  taglienti e rapidissime in campo; mille  venature e fratture impossibile da ricomporre insieme e per sempre.

Insomma al di là dell’anno bisestile in arrivo Kei sembra essersi equipaggiato al meglio: facendo arrivare dal ghiaccio nel suo staff,  la cui linea sembra tracciata dall’inossidabile Michael Chang,  il famoso “The Beast” . Al secolo Max Mirnyi già medaglia d’oro nel doppio misto Londra 2012 nonchè blasonato giocatore  ritiratosi da poco dal Circuito ATP.

I problemi al gomito destro sembrano oggi non dar ancora tregua al simpatico Kei; proprio di questi giorni il forfait del nipponico dall’Hawaii Open,  torneo  esibizione di fine anno. Si spera che il recupero dall’intervento possa essere ottimale e definitivo; in tempo per volare dall’altra parte del mondo per il primo Slam nella Terra dei Canguri.

Kei Nishikori

Insomma  tutti sperano che le superstizioni nipponiche sulla jattura che porterebbero alcuni numeri (in primo luogo il 4 ed il 9 ) siano solo leggenda…facile leggere  la somma del prossimo 2020 ed avventurarsi sugli specchi di scaramanzia e filosofie spicciole.

Kei è per noi un orientale  plasmato dalle tendenze e mode occidentali; non è così bizzarro vederlo in un grande magazzino della Florida pensando si trovi, in realtà, a Tokyo. Il 2019 è stato altro anno funestato da infortuni e dolori; così come il 2017. Insomma come giocare con la pallina gialla fluo sulle montagne russe…rimbalzi in ogni direzione e scintille anche in termini di classifica e punti ATP.

La scorsa estate, torrida parentesi 2019  in USA, iniziando la stagione sul rovente cemento  dopo aver battuto all’esordio Marco Trungelliti –  con un  ritiro dell’argentino sul 6-1, 4-1 per Kei- ecco  arrivare una cocente sconfitta con Alex De Minaur  al quarto set ( 2-6, 4-6, 6-2, 3-6) tale da  azzerare i punti conquistati con la semifinale dell’anno prima.

Il resto è storia contemporanea; i dolori al braccio ed al gomito  gli impediscono di poter giocare lo scampolo di fine stagione. Il 28 ottobre 2019 esce dalla Top 10 dopo poco meno di un anno di permanenza. Lasciando quindi più che uno spiraglio per i competitors (compresi quelli italiani) per le Finals; ormai quasi uno sbiadito ricordo.

Kei Nishikori

Con il ritiro da Parigi – Bercy terminano le gesta del nostro piccolo eroe (178 cm) per la passata annata tennistica.  In campo una saetta;  velocissimo  e sempre in anticipo sul ritmo della palla altrui. Tanto rapido quanto apparentemente distante da ossessioni e nevrosi; probabile  lavoro di limatura caratteriale effettuato dal serafico  Michael Chang nel corso della  lunga collaborazione. Gli occhi attenti e dallo sguardo fluido; guizzi intelligenti sui propri schemi di gioco mai banali.

I suoi 12 Titoli ATP  sembrano quasi un nulla; su Instagram compare a Natale in maglietta per le strade di Tokyo. Un ragazzo qualsiasi alla soglia dei trent’anni…

Certamente il 2020 a Tokyo non sarà un anno qualunque; alla faccia dei cugini cinesi che inaugureranno tra poche settimane “l’ anno del topo”  come non pensare ad una nuova ripartenza senza le Olimpiadi nella propria Nazione?

La stampa specializzata si è già messa al lavoro; redazioni e giornalisti non lesinano proiezioni e cabale. Insomma… seppur le presenza in Coppa Davis non sarebbero sufficienti ecco che già il quotidiano sportivo NIKKAN SPORTS lancia più che un presagio: la Federazione Nipponica  con i Manager IMG ipotizzerebbero un pass diretto per Tokyo 2020… Rafa Nadal docet in volo per Rio (andò più o meno allo stesso modo).

Aspettiamo quindi incrociando le dita. Terminata la celebre fioritura dei ciliegi viriamo ad immagini dal colore rosso. Colore portafortuna e di buon auspicio per i giapponesi (e non solo).

Concludiamo quindi la veloce passeggiata in Oriente chiudendo gli occhi e spegnendo con un soffio leggero le 30 candeline di domani  insieme a  Kei; solo così, in tutto il mondo, sembrano avverarsi i desideri….

Auguri da Prudence

Redazione Tennis Circus

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