Si preannunciava una finale equilibrata, ed equilibrata è stata. Molto equilibrata. Una di quelle finali che, arrivati a quel punto, se la perdi, dormire sarà complicato per un qualche giorno. Al tiebreak del terzo set, per 10 punti a 8, Hubert Hurkacz ha avuto la meglio su Andrey Rublev, proclamandosi campione del Masters 1000 di Shanghai 2023. Per il polacco, attuale numero 17 della classifica mondiale, è il secondo titolo di questa categoria (dopo quello vinto a Miami nel 2021 in finale contro Jannik Sinner), il settimo in totale in carriera, e gli vale un importante avvicinamento, salendo all’undicesima posizione, verso le prime otto posizioni della Race che porta alle ATP Finals di Torino.
Il passaggio decisivo del primo set è il sesto game, sul 3-2 a favore di Hurkacz, nel quale il polacco riesce a portare l’assalto al turno di battuta di Rublev, e con due gran dritti consecutivi a ridosso delle righe, uno in risposta e uno a chiudere il punto, sulla palla break, strappa il servizio al suo avversario, allunga nel punteggio e chiude il primo parziale. La reazione di Rublev è puntuale, il russo aumenta la spinta negli scambi, e quindi in essi diventa più incisivo. Nel secondo game del secondo set Andrey riesce per la prima volta ad impiensierire il servizio di Hurkacz ed a procurarsi una palla break, e la sfrutta. Anche in questo caso l’allungo è decisivo e Rublev pareggia il conto dei set, sotto gli occhi di Roger Federer.
Nel terzo parziale succede tutto alla fine. Rublev è al servizio in svantaggio 4-5, e da 40-15 viene rimontato sul 40-40. Hurkacz si guadagna il match point con un dritto lungolinea vincente che prende in contropiede il suo avversario, che all’istante inizia ad urlare verso i fotografi, posizionati alla sua sinistra, in quanto uno di loro si sarebbe spostato durante il punto. Rublev subisce warning dall’arbitro per la troppa aggressività del suo tono, ma riesce a resettare l’accaduto, e con un grosso aiuto dal servizio (e una mezza riga toccata dall’ace sul match point) salva il game e la partita, issandosi sul 5-5. L’epilogo è il tiebreak, dove il campione di Montecarlo parte bene, fino a portarsi in vantaggio per 5 punti a 2. Hurkacz risale fino al 5-5, e da lì in poi ogni due punti sarà match point per uno dei due finalisti. Ne ha prima uno Rublev, sul 6-5, poi ne ha due Hurkacz, che infine, sul 9-8, al suo quarto match point in totale, può alzare le braccia al cielo.