Andy Murray si appresta a chiudere questa stratosferica stagione in bellezza, arrivando verosimilmente in finale a Shanghai (tra poche ore scenderà in campo contro Simon nella semifinale del torneo), e disputando le Finals con tutte le carte in regola per arrivare fino in fondo.
IL 2017 – Occhi però anche alla prossima stagione, in cui il britannico cercherà di conquistare la vetta del ranking, ma non solo. Murray, infatti, ha rivelato che uno dei suoi obiettivi per il 2017 è il Roland Garros, torneo dove quest’anno è stato superato solo in finale da Novak Djokovic. Tra i suoi desideri cita anche il rientro in grande spolvero di Rafael Nadal e Roger Federer, che sembra tanto utopistico quanto insperato. E forse sì, augurerà loro una buona salute, ma difficilmente li vorrà di nuovo in campo come 2-3 anni fa.
SU KYRGIOS – Il britannico si è poi espresso in merito alla vicenda che ha visto coinvolto Nick Kyrgios, parlando in modo molto ‘inglese’ e diplomatico: “Parlo con lui un sacco di cose, il tennis, lo sport, il basket. Se mai avrà voglia di parlare con me o chiedere qualsiasi cosa, io ci sarò. Non si vorrebbe vedere giovani ragazzi che sotto i riflettori commettono errori, fare cose che alla fine li danneggino. Non è facile essere sotto i riflettori a una così giovane età e non tutti vi riescono bene come altri. Alcuni giocatori amano questo e altri giocatori hanno difficoltà ad affrontare la pressione”
“Come atleta si dovrebbe essere mentalmente forti e se si parla e si esterna i propri sentimenti, non si crede in sé stessi o non si lotta per far fronte alla pressione, ciò è un fatto negativo. So che siamo in una posizione privilegiata e siamo molto fortunati ad essere a fare quello che stiamo facendo, ma c’è molta pressione e non è sempre così facile da gestire. Non c’è stata una cultura nello sport su di questo prima. Tutto è rimasto sempre in silenzio, senza dire niente per rispetto “.