[tps_title]Il ritorno del Re e le gerarchie ribaltate, Nadal non vince più[/tps_title]
Anche quando sei una leggenda, riaprire un libro dei record rimasto chiuso per cinque anni, reinventarsi, riscrivere le regole della rivalità della tua vita, è impossibile. Almeno così sembrava. Fin quando Roger Federer non ha deciso di cimentarsi in questa sfida. Dopo la sfida di Basilea nel 2015, il bilancio recitava 23-11. Se quanto accaduto a Djokovic è la pagina principale della decade, quanto accaduto tra Nadal e Federer nel 2017 è forse la cosa più sorprendente degli ultimi due lustri di tennis. E non tanto per la poetica finale in Australia, in cui Nadal era addirittura avanti di un break nel quinto e decisivo set. Ma soprattutto per il prolungato dominio negli scontri diretti da allora ostentato dallo svizzero. Nadal è impotente tanto quanto lo era con Djokovic nel 2011, e con Federer perde per quattro volte, di cui tre finali. Il sodalizio con Ivan Ljubicic funziona e riporta Federer ai vertici nel triennio 2017-2019, con tre Grand Slam in più che lo lanciano a quota 20. L’arma in più, su Nadal soprattutto, è il rovescio in top, spesso in controbalzo per la posizione avanzata dello svizzero in campo. Si lascia scappare gli ultimi due Wimbledon, ma accresce la sua leggenda superando i 100 titoli alzati in carriera. Lode a Roger Federer, che nel 2020 sarà in campo nella quarta decade differente, per più di 20 anni di carriera all’attivo.