I motivi per cui Nike non ha rinnovato Roger Federer

Scopriamo le ragioni che hanno portato la Nike, marchio storico, a non rinnovare il contratto con Roger Federer, per quella che divenne una novità nel mondo del tennis.

Il passaggio di Roger Federer da Nike a Uniqlo, è stata una delle più grandi novità di questo 2018 nel mondo del tennis. Molti sono rimasti sorpresi nel vedere lo svizzero apparire con gli outfit della ditta giapponese, Uniqlo, in quel di Wimbledon 2018, alcune voci in queste settimane hanno fatto scoprire qualcosa in più su ciò e i dettagli su quello che è potuto accadere tra Roger e il famoso marchio americano.

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Il contratto del tennista elvetico con la Nike si è concluso lo scorso Marzo, ed è stato difficile negoziare con il giocatore e il suo agente per prolungare il contratto con il tennista. Roger desiderava un contratto a lungo termine, che gli garantisse di avere uno sponsor fino alla fine della sua carriera tennistica. La Nike però la pensava diversamente, perché per loro, il tennis, non è una grande fonte di profitti e preferivano investire il loro denaro sul futuro di altri giocatori che sarebbero rimasti nel circuito ancora per anni. La Nike ha anche pensato che, una volta ritiratosi, Roger non sarebbe stato più così significativo, come quanto lo è attualmente. Così Federer ha accettato quello che la Uniqlo gli ha messo sul tavolo: un contratto per i prossimi 10 anni con un contorno di 30 milioni di dollari a stagione. Un totale così di 300 milioni, ingaggio monstre, a cui lo svizzero non poteva dire di no. L’offerta della Uniqlo ha ampiamente superato quella della Nike, che proponeva 10 milioni in meno ogni anno. Federer sarà ambassador del brand giapponese anche una volta dato l’addio allo sport: che sia stato questo il dettaglio dietro il cambiamento scelto da lui e il suo manager? Ricordiamo anche che il contratto della Nike con Rafael Nadal si concluderà in questo fine 2018, vedremo così quale offerta farà la Nike ad un’altra icona del tennis mondiale come Nadal, e chissà che non perdano un altro dei suoi referenti degli ultimi due decenni nel mondo tennistico.

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