La stagione tennistica 2022 si è archiviata ormai da qualche settimana, in seguito alla vittoria del Canada in Coppa Davis.
Si può quindi cominciare a fantasticare su quello che ci riserverà il 2023, che promette tantissimo spettacolo e divertimento. È infatti fuor di dubbio il fatto che il livello medio dei tennisti di alto rango (primi 10/15 della classifica) sarà uno dei migliori degli ultimi anni. Impossibile, direte voi.
Cominciamo dal numero 1 del mondo: Carlos Alcaraz ha già dimostrato di poter battere chiunque e il suo arsenale tennistico è completissimo e gli permette di giocare benissimo su tutte le superfici. È considerato uno dei futuri dominatori del circuito, però forse ci dimentichiamo che è già in vetta e ha già uno Slam in saccoccia.
Proseguiamo poi con Daniil Medvedev, ex numero 1, che nel 2022 ha sofferto moltissimo la sconfitta nella finale degli AO con Nadal. Dopo una stagione altalenante, vorrà ripartire al massimo: è lapalissiano d’altronde come al suo massimo Daniil su cemento possa essere quasi imbattibile ed è sicuramente uno dei migliori del circuito.
Ci saranno poi due ritorni importanti ad alti livelli, tali Alexander Zverev e Dominic Thiem. Il tedesco ha interrotto la sua stagione a causa di un brutto infortunio, arrivato in semifinale al RG, quando stava dando filo da torcere a Nadal. Sembra aver finalmente recuperato totalmente e sarà sicuramente affamato di vittorie, soprattutto di quelle Slam che gli mancano in bacheca. Dall’altra parte l’austriaco ha ripreso a giocare a buoni livelli quest’anno dopo un lungo calvario tra infortuni e depressione e il 2023 sarà la rampa di lancio per catapultarlo di nuovo ai livelli che gli appartengono, quelli di un campione Slam.
Non dimentichiamoci di tre spine nel fianco come Tsitsipas, Ruud e Rublev. Nessuno di loro sarà nel novero dei favoriti Slam ma stiamo parlando di tre giocatori che arrivano da 2 (o più per il greco) ATP Finals consecutive e che quindi sono costantemente in top 10 da molto tempo. Il russo deve ancora sbocciare negli Slam, ma rappresenta sempre un osso duro da incontrare ed è in miglioramento.
Nel novero dei top player bisogna citare anche coloro che rappresenteranno le mine vaganti di ogni torneo (soprattutto sul veloce), ovvero Kyrgios, Auger-Aliassime, Fritz e Rune. Tutti e quattro tennisti che sono esplosi definitivamente quest’anno (chi dal punto di vista tennistico, chi dal punto di vista della costanza) e che faranno parte di quegli avversari da evitare, perché se in giornata possono battere chiunque.
A dar fastidio a tutti ci saranno anche gli italiani. Sinner e Berrettini nel 2022 hanno perso parecchie posizioni e punti a causa di continui infortuni, ma entrambi valgono sicuramente la top 10 se al meglio della condizione. Ad entrambi manca l’acuto, la vittoria roboante contro i migliori, ma entrambi avranno ottime possibilità.
Matteo sarà il favorito numero 2 a Wimbledon dati i risultati degli ultimi anni e le statistiche. Per quanto concerne Jannik invece, basta pensare al match contro Alcaraz agli US Open: chissà, magari adesso staremmo parlando di un Sinner campione Slam. Il potenziale c’è tutto, manca solo il salto.
Un altro italiano che nel 2023 farà il salto definitivo è Musetti, attualmente più indietro rispetto a tutti i sopracitati (e anche a quelli citati tra qualche riga), ma che per potenzialità potrà davvero essere il jolly nei tornei più importanti dell’anno.
Manca qualcuno? Ah si, quasi dimenticavo Novak Djokovic e Rafael Nadal. Il serbo ha dimostrato che quando vuole è ancora lui l’uomo da battere: in un anno con pochi tornei giocati torna a casa con uno Slam, le ATP Finals, un ATP 1000, un ATP 500 e un ATP 250. Non male…
Il maiorchino invece è numero 2 del mondo grazie soprattutto ai 2 Slam vinti. Inoltre conta anche un ATP 500, un ATP 250 e le semifinali a Wimbledon, dove si è ritirato per infortunio prima del match con Kyrgios.
Se ancora non siete convinti che quest’anno ci sarà da divertirsi ai vertici, non vi resta che seguire tutta la stagione 2023 e tra un anno vedremo chi aveva ragione.