Jannik Sinner compie oggi 22 anni, e immaginiamo sia un compleanno dolce, due giorni dopo il primo grande titolo della sua carriera, il National Bank Open di Toronto, torneo di categoria Masters 1000. Otto titoli, attuale numero 6 della classifica mondiale e numero 4 della Race che porta alle ATP Finals di Torino, uno degli obiettivi dell’altoatesino di questa stagione, sempre più vicino all’essere raggiunto. Semifinalista in un torneo dello Slam (quest’anno a Wimbledon), due volte finalista in un Masters 1000 prima di domenica scorsa, ma sembrava ugualmente che il vero “inizio” di Sinner dovesse ancora arrivare. Ebbene il trofeo alzato in Canada ha il sapore di uno step che era “necessario” per un ragazzo che punta ad arrivare al vertice, e di passettino in avanti per avvicinarsi a colui che, già arrivato in cima, viene considerato, forse erroneamente forse no, metro di paragone per Jannik.
L’azzurro festeggerà il compleanno in Ohio, scendendo in campo nel match d’esordio nel Masters 1000 di Cincinnati contro il serbo numero 66 del ranking Dusan Lajovic. All’orizzonte c’è un match di quarti di finale contro Novak Djokovic, al quale Sinner, se non accuserà la fatica, potrebbe arrivare con tanta fiducia, contro un avversario che invece, dal canto suo, pur chiamandosi sempre Djokovic, non gareggia da Wimbledon, e ha gli occhi puntati più sullo US Open che non sul trofeo di Cincinnati. Ma va anche detto che, ormai, anche gli occhi di Sinner sono puntati su Flushing Meadows.