Rafael Nadal ci ha abituati a fornire spettacolo con i suoi devastanti dritti, che mandano gli avversari letteralmente fuori dal campo, e con il suo celeberrimo dritto in corsa noto anche come “banana-shot”. Tuttavia, nella finale di Montecarlo vinta contro Kei Nishikori, il rovescio bimane del maiorchino è stato una delle svolte del match.
La strategia di Nishikori di pressare sul rovescio di Nadal è stata chiara fin dall’inizio: lo spagnolo ha eseguito ben 17 rovesci solo nel primissimo game dell’incontro, sul servizio del suo avversario; ne ha sbagliati 3 nel game di apertura, ma ne ha poi eseguiti 26 consecutivi in campo, e questo gli ha permesso l’allungo decisivo fino al 5/2 nel primo parziale. Solo nel primo set, Nadal ha colpito 65 rovesci, risposte e volee escluse. A questi 65 rovesci si aggiungono 25 dritti anomali, quindi giocati sul lato del rovescio, e questo è un dato interessante. Normalmente, nei suoi match, Rafa gioca, dal lato destro (quello del suo rovescio, essendo egli mancino) molti più dritti anomali che rovesci, ma non nel match di ieri. E’ stato come se ieri Rafa si fidasse più del solito del suo rovescio a due mani, e tale fiducia è stata, visto l’esito dell’incontro, decisamente ben riposta.
Complessivamente, nella finale di Montecarlo, Nadal ha giocato durante i rally 87 rovesci e solo 33 dritti anomali, con un totale di 5 vincenti e 7 errori gratuiti con il rovescio nei due set: questo vuol dire che, in media, il maiorchino ha commesso un errore ogni 12 rovesci giocati, dato impressionante considerando che il rovescio di Nadal è stato ieri continuamente messo sotto pressione dal suo avversario. Sul lato del dritto, invece, il mancino di Manacor ha giocato complessivamente 102 dritti durante gli scambi, commettendo 13 gratuiti, il che si traduce con una media di un dritto sbagliato ogni 8 giocati. Questo significa che ieri, il rovescio di Nadal ha “performato” meglio del suo dritto!
Vediamo i dati relativi al numero di rally vinti. Nishikori ha vinto più scambi con un numero di colpi maggiore di 9, 10-6. Ma questo dato non rappresenta una percentuale sufficientemente alta da fare la differenza. Infatti, Nadal ha vinto per 34-19 gli scambi con un numero di colpi minore di 4, e gli scambi cosiddetti “di media durata” (5-8 colpi) per 23-15: ciò ha fornito così un cospicuo vantaggio al n.1 del mondo.
Ultimo dato, quello sul dritto. Nel primo set della finale, Nadal non ha indirizzato un singolo dritto al centro del campo: il 57% dei suoi dritti sono stati giocati incrociati, sul rovescio di Nishikori, e il 43% sono invece stati giocati in lungolinea, a dimostrazione di quanta confidenza abbia Rafa con questo suo colpo. A questo si aggiunge, come scritto poc’anzi, un rovescio estremamente solido; e proprio con un vincente di rovescio Nadal ha chiuso l’incontro, prendendosi l’undècima a Montecarlo, e confermando che il suo gioco sulla terra, almeno per il momento, non conosce rivali.