Pablo Carreño prosegue alla perfezione la sua carriera come tennista professionista. Settimana dopo settimana, l’asturiano scala sempre più posizioni nel ranking e migliora il suo tennis e la sua condizione mentale. A partire da lunedì, sarà il nuovo numero 35 del mondo in singolare e numero 27 del mondo, diventando uno dei pochi giocatori del mondo ad essere fra i primi 40 in entrambe le specialità. Carreño, nel 2016, ha fatto un salto di qualità nel suo gioco, vincendo il suo primo titolo ATP e raggiungendo la finale in doppio degli US Open insieme a Guillermo Garcia-Lopez. All’orizzonte, si intravede un futuro campione.
LA MIGLIOR STAGIONE DELLA CARRIERA – “Sto giocando una stagione molto buona. Ho fatto il salto di qualità, sto giocando meglio. E’ una gioia speciale aver vinto il mio primo titolo ATP e aver raggiunto una finale del Grande Slam“, commenta Carreño, conscio di stare giocando la miglior stagione della sua vita. Il giocatore nato a Gijòn, è uscito a testa alta contro il numero sei del mondo, Milos Raonic, nei quarti dell’ATP 500 di Pechino, lasciando il torneo con sensazioni positive e la convinzione che il meglio debba ancora venire. “Spero di continuare così, penso sia stato un torneo positivo“, dice ad EFE.
QUANTI CAMBI NEL GIOCO – Carreño sta colpendo la palla con più convinzione, potenza e sta giocando un tennis aggressivo. Ha la sicurezza e la tranquillità di aver intrapreso il cammino giusto. Grazie a questo stile di gioco, ha potuto vincere più partite e fortificare la sua confidenza all’interno del campo. “La confidenza è molto importante nel tennis. Aver vinto molte partite ti aiuta tantissimo, sto giocando più aggressivo e ho molta più convinzione nei miei mezzo. Penso di stare soffrendo meno a rete e sono più calmo nei momenti importanti“, sintetizza.
IL FUTURO E QUEI PARAGONI CON RAFA… – L’uomo che lunedì sarà numero 35 del mondo considera aver cambiato aria a fine 2015 (è passato da allenarsi a Barcellona a Valencia), è stata una delle decisioni migliori della sua carriera e che sia stata una delle chiavi della sua infermabile progressione.”Il punto cruciale è stato il cambio di allenatore, a novembre ho cominciato con i nuovi e mi hanno aiutato a cambiare sia nel gioco che nella mentalità. Mi hanno aiutato moltissimo“. Carreño ha potuto beneficiare dei paragoni (ancora troppo prematuri) con l’extraterrestre Rafael Nadal e ora prova a imitare il suo cammino nel mondo del tennis. Il 2016 è stato l’anno del decolo, le prossime stagioni dovranno essere quelle del consolidamento e più avanti si potrà sognare. Pablo Carreño si candida ad essere uno dei migliori tennisti spagnoli dei prossimi anni.