È tempo del primo Masters 1000 dell’anno in California. Per la prima volta dal 2019 il torneo di Indian Wells è tornato alla sua collocazione classica in calendario, e da questa notte abbiamo anche il tabellone da analizzare. Un focus più attento lo merita certamente la parte alta del tabellone, quella dominata da Rafael Nadal e Daniil Medvedev, in rotta di collisione per le semifinali. In questo senso, non è andata bene a Fabio Fognini, Lorenzo Musetti, Jannik Sinner e Lorenzo Sonego, tutti nella prima metà del main draw. Matteo Berrettini è il solo azzurro nella parte bassa, nello stesso quarto di finale di Alexander Zverev. Tutto ancora da decidere nell’ultimo quarto, invece: al momento nella riga 128 c’è Novak Djokovic, ma non si sa ancora se il serbo riuscirà ad entrare negli Stati Uniti o meno.
I PERICOLI DEL NUMERO UNO – Ha pescato oggettivamente male, al primo Masters 1000 da numero 1 del mondo, Medvedev. Il russo – per chiarire ai meno attenti – giocherà, come tutti i connazionali e i bielorussi, senza bandiera per via dei provvedimenti adottati dai vertici del tennis mondiale in seguito al conflitto russo-ucraino. Pur tralasciando l’esordio contro Alexey Popyrin o un qualificato (sebbene l’australiano gli creò enormi problemi lo scorso anno a Miami), il coefficiente di difficoltà del suo percorso è tutt’altro che banale. Ci sarebbe Gael Monfils in terzo turno, e poi uno tra Carlos Alcaraz e Roberto Bautista Agut negli ottavi. Il derby spagnolo è uno dei possibili match di terzo turno più appetibili tra tutti. Se Alcaraz è a prescindere uno dei giocatori più pericolosi al mondo in questo periodo, Bautista ha vinto tutti i precedenti contro il russo, l’ultimo proprio in Florida nel 2021. Nei quarti, poi, il numero 1 del seeding sarebbe atteso, con tutta probabilità, da uno tra Stefanos Tsitsipas (il primo fuori dai primi quattro) e Cameron Norrie, anche lui in forma smagliante nell’ultimo mese. Vicino al tennista britannico ha il suo posto anche Fabio Fognini, che affronterà per primo Pablo Andujar, per regalarsi eventualmente un secondo turno contro Nikoloz Basilashvili. Tsitsipas, dal canto suo, dovrà stare attento soprattutto al possibile sedicesimo di finale contro Karen Khachanov o Jenson Brooksby, Inoltre, il numero 5 del mondo ha perso già contro Norrie nella semifinale di Acapulco, quindi dovrà mostrare una delle migliori versioni per poter aspirare (almeno) ai quarti di finale.
TUTTI CONTRO NADAL – A rendere difficile le previsioni sullo svolgimento nella parte alta del main draw, è anche il secondo quarto, dove però Rafa Nadal è certamente il favorito. Forte dei 15 successi consecutivi, né Sebastian Korda né un qualificato sembrano poterlo impensierire all’esordio. E lo stesso ragionamento vale per Daniel Evans, che con il maiorchino ha perso entrambi i confronti diretti (datati 2019). Il primo vero ostacolo potrebbe essere l’ottavo di finale contro Denis Shapovalov, numero 13 del torneo. Nadal in Australia ha patito il canadese solo alla distanza, a partire dalla metà del terzo set in poi, quindi il 21enne mancino potrebbe vedersi costretto ad una vera maratona per stancare e piegare il numero 4 Atp. Prima del suo (vecchio) idolo dovrà però vedersela con uno tra Alejandro Davidovich Fokina ed il rientrante Borna Coric, in tabellone grazie al “ranking protetto” dopo un’assenza di un anno. Successivamente, davanti a Shapovalov potrebbe pararsi anche Reilly Opelka. Purtroppo, in rotta di collisione con lo statunitense potrebbe ritrovarsi ancor prima Lorenzo Musetti, che giocherà il suo primo turno, per nulla scontato, contro Marcos Giron. I primi candidati ad affrontare Nadal nei quarti sarebbero Casper Ruud e Jannik Sinner, con un occhio di riguardo per Nick Kyrgios, possibile avversario del norvegese. Sinner, numero 10 Atp, incrocerà, dopo il bye iniziale, uno tra Soonwoo Kwon e Laslo Djere. Purtroppo per i nostri colori, tuttavia, in linea teorica dovrebbe esserci anche il derby in terzo turno contro Lorenzo Sonego. Ma il piemontese, in un periodo molto poco positivo, dovrà prima sbarazzarsi di uno tra Benjamin Bonzi e soprattutto Arthur Rinderknech.
NON SORRIDE BERRETTINI – Il numero 1 azzurro ha evitato certamente Nadal e Medvedev, ma il potenziale esordio contro Ugo Humbert nasconde qualche insidia. Il francese dovrà prima superare un qualificato, ma già all’Atp Cup ha creato diversi grattacapi a Berrettini, che peraltro dovrà testare le proprie condizioni fisiche dopo il ritiro dall’Atp 500 di Acapulco. Se Lloyd Harris, testa di serie più vicina all’italiano, sta vivendo un momento difficile, Felix Auger Aliassime era forse il peggiore avversario potenziale (per tutti) in ottavi. Visto anche il precedente in quel di Cincinnati la scorsa estate, il canadese partirebbe anche favorito. E prima degli ottavi non sembra poterlo fermare Marin Cilic, in trend positivo nel 2022 ma con un rendimento altalenante che non può offrire garanzie. Dei primi giocatori del mondo quello messo meglio nel quadro pare Alexander Zverev. Solo una delle sue giornate storte (neanche troppo rare) potrebbe privarlo del pass per gli ultimi otto. Grigor Dimitrov, Alex De Minaur, Pablo Carreno-Busta e Taylor Fritz, per varie motivazioni tecnico-tattiche, potrebbero non avere il destino nelle proprie mani contro il numero 3 Atp.
DJOKOVIC: SÌ O NO? – Come lo era in Australia, è ancora il campione serbo l’incognita del torneo. Gli organizzatori sono in contatto con il suo staff, in attesa di sapere se scenderà in campo o dovrà essere sostituito da un lucky loser. Sarebbe una buonissima occasione, per lui. Perché dopo la brutta eliminazione da Dubai c’è da scommettere che si presenterebbe più pronto e carico in California. Ed il tabellone non sembra proibitivo, a partire dal secondo turno contro David Goffin o Jordan Thompson fino ad arrivare al sedicesimo di finale – in tutta probabilità – contro Alexander Bublik o Andy Murray. Diego Schwartzman o John Isner, potenziali avversari in ottavi, non sembrano in una condizione ideale per sconfiggere una buona versione del numero 2 del mondo. Lo statunitense non gli strappa un set da cinque partite (in otto anni) e l’argentino non l’ha mai sconfitto in sei precedenti. Nei quarti, certamente, le difficoltà ci sarebbero. Anzi, Andrey Rublev viene da un parziale fantastico, avendo vinto consecutivamente a Marsiglia e a Dubai. Il numero 7 del mondo potrebbe però trovare il suo rebus nella sfida contro Hubert Hurkacz, che ha accarezzato l’idea di batterlo proprio in Medio Oriente. La struttura del tabellone suggerisce per di più in terzo turno la sfida tra il polacco e Aslan Karatsev, apparso tuttavia in fase calante nell’ultimo periodo.