Tre finali prima di inizio settimana, Amburgo, Gstaad e il challenger di Trieste. Gli occhi puntati particolarmente su Amburgo e Gstaad, in campo Lorenzo Musetti e Matteo Berrettini contro avversari che sulla terra rossa hanno pochi rivali: la giovane promessa di Spagna, Carlos Alcaraz e il finalista del Roland Garros 2022, Casper Ruud.
Due match difficili e insidiosi per gli italiani, e purtroppo solo uno finito con la tanto agognata vittoria. Il classe 2002 di Carrara alza al cielo il suo primo titolo ATP 500 ad Amburgo. Partita che poteva chiudersi in 2 set, ma l’azzurro ha faticato particolarmente dopo i match point mancati sul 5-4 che hanno permesso all’iberico di portare il match al terzo set.
Supremazia italiana – anche durante il terzo set – tangibile, contro un avversario che di finali a livello ATP non ne aveva mai perse. Lorenzo Musetti, vincendo il titolo, ha superato nella classifica mondiale sia Fabio Fognini (n.54) che Lorenzo Sonego (n.58) facendo il proprio esordio sul podio della classifica interna ai colori azzurri con il suo best ranking.
Matteo Berrettini, a Gstaad, proveniva da una serie di 12 vittorie consecutive inclusi i 2 titoli dopo il rientro dall’infortunio. Per Casper Ruud il successo ha un valore doppio: il titolo in bacheca e lo stop alla striscia positiva del romano. E, sulla terra – sua superficie prediletta – non delude.
A Trieste, invece, Francesco Passaro, grazie alla vittoria del torneo, è sempre più in alto. Il perugino ha giocato sulla terra di Trieste la sua quarta finale challenger in carriera dopo la quale ha conquistato il suo primo titolo nel circuito. Alla gioia della vittoria si unisce quella del best-ranking con un balzo di 43 posizioni.
L’obiettivo ora resta la conferma di quanto di buono il tennis made in Italy ha mostrato nell’ultimo periodo. A partire da Umago, in Croazia dove per l’ATP 250 il numero di azzurri in tabellone è davvero alto con Zeppieri, Musetti, Fognini, Agamenone, Cecchinato e Sinner.
E, se le prime sensazioni sono positive per tutti, lo stesso non si pul dire per Fabio Fognini. Ha sbarrargli la strada Galan. Sarà però un secondo turno impegnativo per gli italiani dovranno vedersela con avversari che sulla terra rossa fanno sempre molto bene.
Melania Malavenda