Novak Djokovic domani disputerà la finale a Wimbledon sfidando l’azzurro Matteo Berrettini in una sfida che, in caso di successo del serbo, vedrebbe il numero uno del mondo conquistare il suo ventesimo Slam e quindi eguagliare il record detenuto finora da Roger Federer e Rafael Nadal.
Sarebbe inoltre il terzo Slam di fila per Djokovic quest’anno dopo aver vinto a Melbourne l’Australian Open il 21 febbraio in finale contro Daniil Medvedev e il Roland Garros il 13 giugno in cinque set contro Stefanos Tsitsipas. Goran Ivanisevic, che dal 2019 fa parte dello staff tecnico di Novak Djokovic, ha rilasciato un’intervista al quotidiano britannico “The Times” dove parla di Nole elogiandone le caratteristiche morali e tecniche, aggiungendo interessanti aneddoti.
L’ex tennista croato ha detto: “Sette anni fa dissi che Novak Djokovic era l’unico tennista al mondo che poteva vincere tutti e quattro i tornei del Grande Slam nello stesso anno perché ha un gioco che si adatta a ogni tipo di superficie e conserva sempre la voglia di vincere e dimostrare a tutti di essere il migliore. Adesso non è molto distante dal raggiungimento di questo obiettivo, manca una vittoria al terzo Slam di questa stagione e mancano 8 successi per raggiungere il Calendar Grande Slam, per la prima volta 52 anni dopo Rod Laver“.
Il tecnico croato si mostra poi molto orgoglioso di far parte della squadra di Nole e afferma: “La gente mi dice che sono fortunato, ma io dico loro di provarlo da soli. È un privilegio essere qui, ma è anche stressante nello stesso tempo. Novak punta sempre al massimo e così lavoriamo costantemente ogni giorno per sbagliare il meno possibile. Quest’anno Novak sta giocando ad un livello straordinario, ci sono tutti i presupposti per battere ogni record“.
Spesso si dice e si pensa che Djokovic non acquisisca il gradimento e l’affetto del pubblico come invece riscuotono Roger Federer o Rafael Nadal e anche su questo argomento Ivanisevic precisa: “Le persone notano solo gli aspetti negativi di una persona e non tutte le cose buone che invece compie. Penso che il giorno in cui Nole smetterà di giocare alla gente mancherà. Lui non otterrà mai l’amore che il pubblico rivolge verso Roger, ma non credo che alla fine gli importi in particolar modo. Anzi, a volte hai bisogno di persone che tifano contro per tirare fuori il massimo da te stesso. La gente sostiene Federer perché è venuto alla ribalta prima di Novak, ma bisogna riconoscere che Djokovic alla fine dei conti va considerato come il Robin Hood del tennis, le persone nella nostra parte del mondo, nei Balcani, vengono spesso trattate in malo modo e per questo tutti noi abbiamo questa grande voglia di dimostrare chi siamo e quanto valiamo” conclude così Goran Ivanisevic.
Nicola Devoto