Più di tre ore di gioco, ma Jannik Sinner è mancato nel momento più importante. Nella sfida valevole per i quarti di finale del Master 1000 di Montecarlo, Jannik ha vinto un combattuto primo set contro Alexander Zverev con il punteggio di 7-5, dopo aver recuperato da un 4-1 di svantaggio.
Nel secondo è l’azzurro ad andare avanti di un break, per poi subire immediatamente il controbreak. Successivamente, complici il miglioramento sulle seconde del tedesco ed il calo dell’altoatesino sulle prime, Jannik perde il servizio nell’ottavo e cruciale gioco del set e permette al tedesco di chiudere 6-3.
Nel terzo parziale c’è più equilibrio, nonostante i due break ottenuti a testa, tanto che si arriva al tiebreak sul 5-5: nel momento più importante della partita Sinner commette due errori abbastanza gravi in altrettanti scambi in cui sembrava poter avere la meglio. Così si conclude l’avventura monegasca per il classe 2001, mentre per Sascha ci sarà una difficilissima semifinale contro il campione in carica, ovvero Stefanos Tsitsipas.
Il greco ha avuto la meglio su un ottimo Diego Schwartzman, in un match che però è stato gestito sempre dal numero 5 del mondo, nella buona e nella cattiva sorte. Partenza missile di Stefanos, che porta il punteggio sul 5-0, prima di perdere due giochi, ma strappare una terza volta il servizio per chiudere il primo parziale per 6-2.
Anche nel secondo set l’ellenico parte meglio, tanto che si porta sul 4-1 prima e a servire per il match poi. In quell’istante si fa mancare la terra sotto i piedi e si fa recuperare, per poi perdere al tiebreak.
Il greco ha, di fatto, riaperto la partita e a quel punto l’inerzia sembra pendere tutta dalla parte dell’argentino: tant’è che Diego si porta sul 4-0. In quel momento però Tsitsipas tira fuori uno spirito combattivo da spartano (nonostante lui in realtà sia ateniese) e vince 6 giochi consecutivi: 6-4 e semifinale con Zverev. A questo punto del torneo, è ancora il greco l’uomo da battere.
Negli altri due quarti Alejandro Davidovich Fokina e Grigor Dimitrov hanno la meglio rispettivamente su Taylor Fritz, fresco campione di Indian Wells, e Hubert Hurkacz, entrambi in tre set.
Lo spagnolo, che aveva precedentemente battuto Novak Djokovic al secondo turno del torneo, è andato sotto di un set per poi rimontare l’americano classe 1997. Si può quindi dire che il serbo, oltre ad una condizione non perfetta, causata dalla lunga assenza dal circuito, ha avuto anche sfortuna nell’incontrare uno dei tennisti più in forma della settimana.
Fokina, per raggiungere la sua prima finale ATP in carriera dovrà superare “Baby Federer” meglio noto come Grigor Dimitrov. Il bulgaro arrivava dalla vittoria convincente contro Casper Ruud, uno dei migliori interpreti della terra rossa. Anche contro il giovane polacco Hurkacz ha fornito una prova convincente, terminata con la vittoria al tiebreak del terzo set. Se Grisha dovesse battere l’iberico, per lui sarebbe la seconda finale in un Master 1000, dopo la vittoria a Cincinnati nel 2017 e la prima finale ATP da Rotterdam 2018, quando perse contro il vero Federer.
La prima semifinale in programma è Fokina-Dimitrov dalle 13,30 con a seguire la sfida Tsitsipas-Zverev che promette scintille.