Jannik Sinner è campione degli Australian Open!

Possiamo finalmente dirlo, JANNIK SINNER È CAMPIONE SLAM!! Una rimonta incredibile contro Medvedev, da due set di svantaggio alla vittoria nel quinto per 3-6, 3-6, 6-4, 6-4, 6-3. È storia

Possiamo finalmente dirlo, JANNIK SINNER È CAMPIONE SLAM!! Una rimonta incredibile, che lo inserisce a tutti gli effetti nell’olimpo del tennis. Un italiano torna così a vincere uno Slam, il primo fuori dalla terra rossa di Parigi, quasi 48 anni dopo l’ultima volta, quando a vincere fu Panatta al Roland Garros.

La finale degli Australian Open 2024 ha messo di fronte Jannik Sinner, alla sua prima finale Slam, e il campione degli US Open 2021 Daniil Medvedev. Nonostante la maggiore esperienza in queste situazioni del russo, i bookmaker davano per favorito Sinner. L’azzurro ha disputato senz’altro un torneo migliore del numero 3 al mondo, perdendo un solo set nella semifinale vinta con Djokovic; il russo d’altro canto non ha mai brillato e anche in semifinale ha rischiato l’eliminazione rimontando da 0-2 contro Zverev. I precedenti inoltre, sono sì a favore di Medvedev per 6-3, ma gli ultimi tre incontri sono stati tutti vinti dal classe 2001 nel finale della scorsa stagione.

Purtroppo per Sinner, una finale è una finale e ciò che è successo prima conta solo relativamente. Difatti l’altoatesino parte male, giocando contratto, molto probabilmente a causa della tensione. D’altro canto, Med sembra invece il fratello più forte di quello visto per tutto il torneo. Un break nel terzo game indirizza subito il match di Jannik verso una partita di rincorsa. Fatica al servizio e anche negli scambi da fondo, tant’è che cede un altro turno di battuta nel nono game regalando di fatto il primo set a Medvedev per 6-3.

Anche nel secondo parziale il copione è lo stesso, con il russo che vince agevolmente i turni al servizio, mentre Sinner continua a faticare. Tant’è che nel secondo game rischia subito di cedere il break, salvandosi grazie a qualche errore di troppo dell’avversario. Poco male (per Daniil) perché Sinner perde il servizio due game più tardi, indirizzando anche il secondo set verso un esito scontato. Un altro break a favore del russo sul 4-1, lo porta a servire per il set.

(Photo by Shi Tang/Getty Images)

Perso per perso, coach Vagnozzi prova a scuotere il suo allievo, dicendogli di provare a cambiare qualcosa e stare più lontano in risposta anche sulle seconde. Il suggerimento ha effetto perché Jannik procura le prime due palle break dell’incontro a favore e trasformando la seconda rimane nel set. Al secondo tentativo Medvedev non sbaglia, anche se Jannik ha avuto una ghiottissima palla break per rimettere in piedi il set.

Ma la musica è cambiata, c’è qualcosa di diverso nell’azzurro. Parte tutto dal servizio, dove comincia a tenere i turni in battuta senza troppi patemi (le statistiche a fine set dicono 89% di punti vinti con la prima, a fronte del 62% nei primi due set); poi migliora anche in risposta, mettendo più pressione al russo. La prima vera occasione arriva sul finale di set, dove Sinner ottiene e trasforma un set point, vincendo così il parziale per 6-4 e riaprendo la partita.

Nel quarto set il tennista di San Candido è subito aggressivo in risposta e nel secondo game ottiene subito una palla break. È bravo però Medvedev a eliminare il pericolo. Jannik ottiene un’altra opportunità due giochi più tardi, anch’essa brillantemente annullata dal classe 1996. Nel settimo gioco è invece il russo a mettere pressione, ma l’altoatesino mantiene il sangue freddo annullando un break point con un bellissimo ace sulla “T”, seguito da un “Let’s go!” liberatorio. Si prosegue fino al decimo game, dove ancora una volta Sinner sfrutta il set point concessogli da Daniil e porta la partita al quinto e decisivo set.

(Photo by DAVID GRAY/AFP via Getty Images)

Medvedev comincia a intravedere i fantasmi della finale del 2022 persa con Nadal, quando fu rimontato da due set di vantaggio. In effetti Sinner sembra averne di più in questo momento del match e nel sesto game, nonostante le palle nuove – che solitamente sono un vantaggio per chi serve – strappa il servizio, per poi mantenere i suoi successivi turni di battuta e chiudere così una partita incredibile, con il punteggio di 3-6, 3-6, 6-4, 6-4, 6-3.

Dopo un torneo del genere, dopo una finale del genere, non ci sono più scuse che tengono: è nata una stella del tennis italiano e mondiale.

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