Ieri sera a Torino, nel corso delle Nitto ATP Finals 2024, Jannik Sinner è stato premiato per essere diventato il 29° tennista nella storia di questo sport a fregiarsi del titolo di Numero Uno del Ranking a fine anno.
Non è un semplice titolo onorario privo di vero significato, tutt’altro. Essere Numero Uno a fine stagione vuol dire che in quell’anno quel tennista ha giocato a livelli stratosferici in tutti i tornei che ha disputato, con continuità incredibile.
Giusto per sottolineare meglio la sostanza di questo riconoscimento, Carlos Alcaraz ha vinto ben due Slam nel 2024 ma è solo numero tre del Ranking.
E naturalmente l’aspetto più importante per noi appassionati azzurri risiede nel fatto che il Numero Uno in questione sia italiano, evento mai accaduto nella storia del tennis mondiale.
Queste le parole di Sinner al momento della premiazione:
“Che dire, non ci sono parole per dire l’emozione. Non c’è posto più bello, Torino è sempre stata una città speciale per me. Ho fatto qui l’esordio in Davis, grazie del supporto. Il n°1 è un club esclusivo, sono contento di aver chiuso l’anno in testa. Quando ero giovane non avrei mai pensato, ma ho lavorato tanto per questo. Sono fortunato ad avere il mio team, che mi vuole bene”.
Seguo questo sport sin da quando ero giovanissimo, dall’anno d’oro per il nostro movimento, il 1976, quando Adriano Panatta vinse Roma, Parigi , e Coppa Davis in Cile.
Da allora, non ho mai creduto possibile che uno dei nostri ragazzi potesse diventare Numero Uno al Mondo, fino a quando non ho visto in azione Jannik Sinner qualche anno fa.
Molti di noi super appassionati lo hanno subito considerato il Prescelto e The Fox non ha deluso le nostre aspettative. Con il duro lavoro, tanto talento ed ambizione, l’altoatesino è arrivato lassù dove merita di essere, in vetta al Ranking mondiale, dove potrebbe rimanere per tanto tanto tempo.
Con Jannik, abbiamo avuto l’incredibile fortuna di avere in casa nostra il giocatore italiano più forte di tutti i tempi, entrato a suon di risultati nella ristretta elite dei veri fenomeni di questo sport.
È appena agli inizi della sua carriera professionistica ma già brilla di intensissima luce propria, che nel tempo diverrà abbagliante.