La giovane promessa del tennis italiano Jannik Sinner ha già fatto parlare molto di sé in questo 2019; il 24 febbraio, infatti, il diciassettenne altoatesino si è imposto nel Challenger di Bergamo, diventando il più giovane giocatore della storia del tennis italiano ad aver vinto un torneo di questa categoria.
La striscia di sedici vittorie consecutive (tra tornei Challenger e Itf) di Sinner è stata interrotta al primo turno del Challenger di Alicante dal quindicenne Carlos Alcaraz Garfia; una sconfitta sicuramente inaspettata, che, però, non ha scoraggiato l’azzurro, subito voglioso di riscattarsi nel Challenger di Barletta attualmente in corso: “Sono pronto per affrontare questa settimana”, ha dichiarato Sinner ai microfoni della Federtennis. “Mi piace giocare questi tornei, il livello è più alto e il grado di difficoltà aumenta notevolmente. Spero di giocare un buon tennis come ho fatto a Bergamo”.
Tornando sulla sconfitta rimediata in Spagna, il tennista italiano ha sottolineato come certe delusioni, per quanto cocenti, siano fondamentali per capire dove e come migliorare: “Perdere non è mai bello, soprattutto perché prima di affrontare Garfia avevo battuto giocatori di un livello più alto. Tuttavia queste sconfitte possono aiutarmi a crescere, ho analizzato il match per capire gli errori che ho commesso. Questo tipo di partite può aiutarmi a migliorare le mie capacità”.
Sotto l’attenta guida di Andrea Volpini e Riccardo Piatti, il talento del diciassettenne di San Candido sembra essere definitivamente sbocciato, ma Sinner continua a tenere i piedi ben piantati a terra: “Nonostante i buoni risultati raggiunti in questi mesi so che la strada è ancora lunga. Sto provando a migliorare il servizio seguendo i consigli dei miei allenatori. Sono molto giovane e questo è il momento per correggere alcune imperfezioni. Nel tennis è importante fare le scelte giuste e leggere i momenti della partita: lavoro quotidianamente per migliorare queste capacità”.
Dopo lo storico trionfo a Bergamo, Sinner è diventato uno dei giovani tennisti più noti e seguiti in Italia: “Quando un tennista comincia a vincere più partite deve saper gestire la pressione. Sono orgoglioso di aver scritto un pezzo di storia italiana, ma quell’impresa appartiene ormai al passato. C’è ancora tanto da fare, come mi ripetono spesso i miei coach. Per il momento penso soltanto a giocare e divertirmi, migliorando il mio tennis”.
Interrogato sugli obiettivi per il futuro, soprattutto in termini di classifica, l’italiano ha mostrato di avere le idee ben chiare: “Non so ancora che classifica potrò raggiungere, ma l’obiettivo è quello di giocare almeno 80 partite fino a dicembre. Per ora mi concentrerò sul circuito Future Series, sfruttando le wild card che la Federazione mi concederà nei Challenger”.
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Lasciatelo in pace
Non montatelo troppo….se no fa la fine di Quinzi.
Anche montandolo questo ha del sangue tedesco non credo si lasci influenzare troppo !
Alberto Grazia
Il torneo di Barletta porta sfiga…