In un’intervista esclusiva concessa al quotidiano La Stampa, il nostro Numero Uno al Mondo Jannik Sinner ha parlato a cuore aperto in merito alla sua rivalità con l’amico-rivale Carlos Alcaraz, rivalità che molto probabilmente segnerà il tennis mondiale nel prossimo decennio.
Il passaggio più interessante della sua intervista riguarda l’analisi tecnica che lo stesso Jan fornisce sulle differenti tipologie di gioco dei due tennisti.
“Carlos ed io siamo due tennisti molto diversi. Mi considero un giocatore molto forte mentalmente e che mantiene un ritmo di palla costantemente alto. Lui è molto forte fisicamente e, tennisticamente, ha più argomenti di me, con ottime smorzate, gioco a rete e un rovescio slice migliore del mio. Questo è positivo per me perché significa che ho margini di miglioramento”.
Sono perfettamente d’accordo col pensiero di Sinner – e non potrebbe essere altrimenti – e mi permetto di aggiungere qualche considerazione tecnica personale.
L’altoatesino non avrà mai la stessa naturalezza dello spagnolo nel produrre certi colpi spettacolari o certi schemi di gioco offensivi. Se guardate un video di Alcaraz da ragazzino, giocava già da allora in questo modo così scintillante. Carlitos è nato con quella straordinaria manualità, è un dono di natura che si porta con sé dalla culla.
La vera forza di Jan è altrove, nella sua incredibile forza mentale in primis, e nel suo tennis di rapido soffocamento dell’avversario da fondo. Certamente l’azzurro affinerà nel tempo il suo bagaglio tecnico, come è già riuscito a fare molto bene finora, ma il suo piano di battaglia abituale sarà sempre quello di conquistare di forza il quindici dalla baseline.
In futuro, la volpe altoatesina potrebbe diventare per caratteristiche di gioco sempre più simile a Novak Djokovic, serbo che è capace di fare ogni cosa su ogni superficie, tuttavia a mio avviso Jan rimarrà fedele al suo DNA originale di eccezionale attaccante da fondo, grazie al quale è giunto in vetta al Ranking mondiale.
Ed è per questo motivo che le sfide tra i due giovani campioni sono e saranno sempre così equilibrate e spettacolari. Si affrontano in campi due giocatori che esprimono al massimo livello due tipologie di tennis differenti, dando vita ad una specialissima alchimia in grado di regalare grande spettacolo a chi ama questo sport.