Jonas Bjorkman è balzato ultimamente agli onori delle cronache per essere stato scelto da Andy Murray come colui che lo seguirà in giro per il mondo nei prossimi mesi. Prima dell’inizio della collaborazione ci sarà una sorta di stage della durata di una settimana e in caso di esito positivo l’ex tennista sarà affiancato alla attuale coach dello scozzese, vale a dire Amelie Mauresmo.
Al sito internet tennis.se, lo svedese spiega le fasi salienti del suo contatto con Murray e di che tipo sarà la loro collaborazione. In caso di esito positivo della settimana di prova, Jonas si unirà stabilmente allo staff del tennista inglese, garantendo una disponibilità di poco inferiore a quella garantita dall’attuale coach francese.
Sotto alcuni aspetti il feeling con l’attuale allenatrice già è consolidato, condividendo con lei alcuni pensieri. Si sofferma poi sulla tattica di gioco di Andy: “Predilige una tattica difensiva, ma la partita contro Berdych agli ultimi Australian Open fu la più bella che gli visto giocare da molto tempo a questa parte. E’ stata fantastica la usa aggressività e penso che debba lavorare su questo aspetto.
Dopo ciò vedremo di lavorare anche sotto altri aspetti come il gioco a rete, il posizionamento e il movimento avanti. Sarà un duro compito per me. Dovrò anche portare energia positiva all’ambiente, cosa molto importante per continuare il percorso intrapreso fino ad oggi”
Bjorkman è fiducioso sul fatto che Murray, che attualmente si attesta alla quarta posizione, possa scalare ulteriormente la classifica e vincere nuovamente qualche altro titolo del Grande Slam, essendo comunque ancora al culmine della sua carriera. Il numero 1 delle classifiche, con lo spodestamento del serbo Novak Djokovic, appare come un obiettivo abbastanza ambizioso, anche se comunque alla portata dello scozzese.
Attualmente Jonas non è disponibile ad allenare Andy, visto che fa parte della trasmissione televisiva “Let’s Dance”, ma appena si libererà da questo impegno si concentrerà solamente sulla sua nuova carriera di allenatore, cercando di instaurare il giusto feeling con il giocatore inglese.
Di Simone Marasi