Non c’è pace per Juan Martin Del Potro, è una frase che negli ultimi anni abbiamo scritto e letto troppo spesso a causa dei continui problemi fisici del giocatore argentino. Dopo i ritiri di Andy Murray per i soliti fastidi all’anca e Kei Nishikori per i problemi al gomito operato a fine 2019, un altro nome illustre deve rinunciare al primo slam del 2020. La storia di DelPo la conosciamo bene, nel 2018 sembrava esser risorto per l’ennesima volta salvo aver altri problemi nella stagione scorsa quando al torneo del Queen’s, preparatorio per Wimbledon, ha subito un infortunio alla rotula.
Ad agosto aveva già iniziato il recupero e più volte, sui suoi canali social aveva postato sessioni di allenamento e messaggi di ringraziamento per il supporto ricevuto dai tifosi, rincuorando tutti che sarebbe tornato a calcare i campi il prima possibile; ecco perché questo ritiro fa emergere parecchi interrogativi.
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E’ lecito chiedersi quali siano le reali condizioni di salute del giocatore, e se veramente questa rinuncia sia dovuta ad un problema improvviso o se non sia in grado di giocare nuovamente a certi livelli visto che per mesi si era detto che il recupero procedeva nel migliore dei modi.
Andy Murray ha avuto un infortunio grave e dopo il rientro ora paga nuovamente il conto, i tifosi si interrogano se Del Potro abbia detto qualche “bugia buona” per rincuorare i tifosi quando sa che la realtà della sua condizione è ben diversa.