Aslan Karatsev bussa alla porta degli Australian Open prendendosi il titolo di Sidney e battendo in finale un ritrovato Murray. Il tennista russo, che da lunedì dovrà difendere la semifinale a Melbourne Park, controlla tutto sommato agevolmente la finale con il redivivo scozzese. La partita vive due momenti chiave, il primo tra il sesto e il dodicesimo game del match, quando Karatsev piazza un parziale di 5 game a 1 che gli vale anche il primo set, vinto 6-3, e il break di vantaggio nel secondo. Il successivo arriva sul 3-1 e servizio per Aslan, quando Murray, che fino ad allora aveva ottenuto le briciole in risposta, si conquista 5 palle break di cui due consecutive. Il numero 20 ATP esce però dalla buca e chiude l’incontro al terzo match point con un doppio 6-3. Per Karatsev da lunedì come detto iniziano due settimane decisive, in cui dovrà difendere i 720 punti guadagnati lo scorso anno per non tornare troppo indietro in classifica. C’è da ricordare che lo scorso anno Aslan prima dello Slam australiano era addirittura fuori dai 100. Per Murray invece all’orizzonte potrebbe esserci una sfida al terzo turno contro il nostro Jannik Sinner, che per l’altoatesino potrebbe rilevarsi davvero molto insidioso.

Molto più equilibrata almeno nei primi due parziali la finale ad Adelaide; Kokkinakis batte in tre set il francese Rinderknech, con il transalpino che vince il primo set al tiebreak per 8 punti a 6 ma poi subisce la rimonta del padrone di casa. Al termine di una grande e coinvolgente lotta il match finisce 6-7 7-6 6-3 per Kokkinakis, che visto lo stato di forma nelle ultime due settimane – con la semifinale dello scorso torneo e la finale in questo -, potrebbe rappresentare un ostacolo complicato per Nadal in un eventuale secondo turno a Melbourne. Inutile dire che per Thanasi il vero obiettivo è rimanere in salute, e lasciare definitivamente alle spalle i tanti infortuni passati. Per il francese invece un altro aussie in vista, con Popyrin che lo attende nel primo turno dello Slam australiano.