Kei Nishikori sicuro: “Tornerò tra i primi 10 del mondo”

Kei Nishikori è più che mai concentrato a riprendersi il suo posto nei primi dieci del mondo della classifica ATP , un obiettivo difficile che richiederà una grande costanza di rendimento e soprattutto una continuità fisica ottimale di Nicola Devoto

È tutti pronto per il rientro ufficiale di Kei Nishikori troppe volte alle prese con tanti problemi fisici. Rientrare nel circuito dopo un intervento chirurgico al gomito eseguito a ottobre 2019, non è mai facile e gli alti e bassi di rendimento riscontrati durante la passata stagione sono stati pressoché fisiologici.

Il tennista giapponese ha già dovuto saltare negli ultimi mesi il torneo di Sofia e il Masters 1000 di Parigi-Bercy per problemi alla spalla ancora irrisolti. Nell’estate scorsa il 31 enne n. 41 del mondo ha dovuto anche rinunciare agli US Open perché positivo al Covid-19, rientrando nel circuito, dopo un anno di inattività causa svariati infortuni, solo a settembre 2020 con i primi tornei europei sul lento, ripartendo da Kitzbuhel dove ha perso al primo turno dal serbo Miomir Kecmanovic. 

Agli Internazionali d’Italia del Foro Italico Kei Nishikori è stato invece eliminato da Lorenzo Musetti nell’ultimo incontro del secondo turno previsto sul Centrale, poi al primo turno all’ATP 500 di Amburgo è uscito dal cileno Christian Garin. Al Roland Garros, dopo il convincente successo sul britannico Daniel Evans, ha poi perso al quinto set al secondo turno contro l’azzurro Stefano Travaglia dopo una battaglia durata quasi 4 ore di gioco. 

L’obiettivo del tennista del Sol Levante si sposta adesso sulla tournée australiana e, più in generale, su un 2021 in cui cerchiare di rosso l’appuntamento con i Giochi Olimpici di Tokyo.

Kei Nishikori

Intervistato dal quotidiano sportivo giapponese Nikkon Sports, Kei Nishikori ritiene di poter tornare nella top ten, un’impresa comunque non facile che necessiterà di regolarità fisica: “So che avrò bisogno di tempo, mi ci sono voluti sei mesi solo per recuperare dall’infortunio al polso. I primi 20 giocatori del mondo attuali sono tecnicamente più forti di quelli di cinque anni fa, quindi non sarà facile la scalata  ma credo fermamente nelle mie possibilità e intendo tornare protagonista.

Per quanto riguarda il suo stile di gioco, il nipponico cerca alternative al suo gioco prevalentemente basato sugli scambi da fondocampo e fa riferimento a due grandi assi del tennis : “Non mi ritengo all’altezza di una ‘roccia’ come Novak Djokovic che eccelle nella regolarità da fondo, come peraltro non posso certo giocare in modo molto aggressivo come fa Roger Federer. Quindi devo provare a trovare una via di mezzo, finalizzare la mole di scambi da fondo cercando di andare a rete più spesso durante la partita per guadagnare più punti possibili “.

Nicola Devoto

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