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Kevin Anderson : “ La sconfitta con Nole mi ha aiutato contro Murray”

Il gigante sudafricano si è ormai liberato dell’etichetta di giocatore dotato di un’unica arma , ovvero il servizio. Sempre più a suo agio sui grandi palcoscenici , Kevin ha rilasciato interessanti dichiarazioni al portale Sport360 su quanto gli siano state utili le esperienze accumulate nei match importanti durante la passata stagione.
“ Penso di aver lavorato duro, cercando sempre di migliorarmi. Sento di avere un ottimo team con me, che mi aiuta costantemente a migliorarmi come giocatore. Tuttavia , proprio l’esperienza dell’essere stato in posizioni nuove per me, rappresenta una linea assai sottile da varcare . Quanto più mi trovo in situazioni come quelle , tanto più riesco ad ottenere. Penso che vivere situazioni così importanti , più e più volte, mi tornerà assai utile in futuro” .


In realtà questo è già accaduto e Kevin non manca di sottolinearlo. La sconfitta subìta da Djokovic a Wimbledon ha rappresentato un momento chiave in questo processo di grande crescita.
“Ovviamente con Nole ho giocato un buon tennis e potevo vincere la partita. E’ stato decisamente deludente ma, sicuramente, da quel momento ho più fiducia nel mio gioco e ora conosco il tipo di tennis che mi piace giocare, quello che mi mette davvero a mio agio”.

 

Da quell’esperienza Anderson ha tratto ciò che gli serviva per affrontare, con successo, un incontro molto simile: quello contro Andy Murray agli US Open.
“Sono assolutamente convinto che mi abbia aiutato a giocare la partita contro Andy in modo un po’ più tranquillo, più sereno. Ho comunque giocato un buon tennis. Non gli ho dato la possibilità di rientrare, a differenza di quanto fatto con Nole, che è riuscito a rientrare nel terzo set. E’ stata dura contro Djokovic, ma da quel momento ho sentito che ero in grado di fare un ulteriore, grosso passo in avanti nello US Open”.


Infine, Anderson parla della sua statura e di come questa possa rappresentare un fattore non positivo per lui. Si sa che i giocatori della sua stazza hanno, di solito , seri problemi nel movimento. Tuttavia , Kevin indica che qualche rimedio c’è:
“E ‘qualcosa su cui lavoriamo molto. È indispensabile disporre di molta più forza e fare tanta , tanta riabilitazione, poiché il  fisico è sottoposto ad un maggiore stress , così come lo sono le articolazioni”.
Il 2016 è appena iniziato e Kevin ha  tanta voglia di continuare a crescere,  disputando match importanti che possano regalargli ancora tante soddisfazioni.

Piera Camerlingo

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