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King Roger torna sul trono

Era ora, diranno in molti. Roger Federer torna a vincere un torneo di spessore, dopo averlo sfiorato già un paio di volte quest’anno, ultime le sconfitte in finale rispettivamente a Wimbledon e Toronto. Dopo aver raggiunto la trecentesima vittoria in un Masters 1000 nel corso del torneo americano, è arrivata anche la vittoria numero 6 nel torneo in quel di Cincinnati, saziando quel digiuno di Masters 1000 che imperversava da quasi due anni. Nonostante il secondo set di blackout al servizio King Roger torna alla carica nel set finale, aumentando notevolmente l’efficacia del proprio servizio e dei propri colpi. Ferrer esce a testa alta dall’incontro ma non riesce ancora a battere Federer, che si conferma la sua bestia nera (16 sconfitte su 16 incontri totali).

Roger Federer b. David Ferrer 6/3 1/6 6/2

La cronaca.

Il match si avvia molto equilibrato con entrambi i giocatori che mantengono agevolmente i propri turni di servizio. Bisogna attendere l’ottavo game per assistere a un game più combattuto. Infatti sul servizio Ferrer, Federer si procura una palla break e si porta sul 5/3 e servizio. Ora allo svizzero non resta che mantenere il turno di servizio per aggiudicarsi il primo set. Nel gioco immediatamente successivo il valenciano vuole subito rimettere il risultato in parità e si porta sullo 0-40. Il 33enne di Basilea riporta il punteggio in parità ma deve annullare un’altra occasione di break prima di chiudere il set con il punteggio di sei giochi a tre. Parziale molto equilibrato deciso soltanto dall’unica palla break avuta dallo svizzero e da quelle non sfruttate da Ferrer.

Il secondo set invece offre più emozioni fin dalle battute iniziali con il primo game che deve vedere disputare ben 17 punti prima di concludersi. Ben quattro le palle break per Federer, prontamente annullate dallo spagnolo. Nel game successivo quattro occasioni per passare a condurre le ha Ferrer, che a differenza dello svizzero, riesce a concretizzarne una. Di lì a poco il tracollo di Federer, a cui scivola un altro break perdendo ancora il servizio, che cala molto di rendimento. Alla terza occasione utile Ferrer fa suo il set con il punteggio di 6/1. Fa riflettere la statistica degli errori gratuiti dello svizzero: 16 contro i 5 del primo set. La finale del torneo di Cincinnati si deciderà nell’ultimo set.

Federer si reca in bagno per schiarirsi le idee e pare rientrare più lucido di prima. Difatti tiene agevolmente il primo game mettendo a referto ben due ace. In questo inizio di terzo set il suo servizio sembra aver innestato una marcia diversa. Ferrer incontra invece qualche difficoltà e nel quarto gioco è costretto a cedere il proprio turno di servizio. In risposta non può fare più di tanto, complice la grande efficacia al servizio del suo avversario. Roger regala pezzi di bravura, come nel sesto gioco dove gioca un rovescio in controbalzo da fondo che fa stropicciare gli occhi tale la bellezza del colpo. Altro turno di servizio mantenuto egregiamente dal tennista di Basilea e Ferrer si ritrova a servire sul 2/5 per prolungare la finale del torneo dell’Ohio. Tre match point per Roger che corregge un over-rule sbagliato di pochissimi millimetri del giudice di sedia.

Complimenti a Roger che continua a scrivere la storia con cifre da capogiro: 22esimo Masters 1000 conquistato e 80esimo titolo in totale. E pensare che molti lo davano per finito.

Di Simone Marasi

Simone Marasi

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