Martin Klizan si aggiudica il torneo di Rotterdam battendo in finale Gael Monfils con il punteggio di 6-7 6-3 6-1.
Un’altra vittoria in rimonta per lo slovacco, che per la terza volta di fila perde il primo set al tiebreak per poi dominare al terzo. Nel corso del torneo, inoltre, ha annullato la bellezza di otto match point.
Klizan ha un buon tennis e, se in giornata, può far male a molti. Le sue staffilate di dritto sono efficaci, ma negli ultimi mesi sembrava essersi perso. Questa vittoria, pur agevolata dalle numerose defezioni (su tutti Roger Federer), rappresenta un importante viatico per la stagione dello slovacco.
È il suo primo ATP 500 in carriera, quarto titolo in assoluto, da lunedì rientra tra i primi 30 del mondo. Ieri soprattutto, però, nella semifinale contro Mahut, si è distinto in campo con atteggiamenti eccessivi tra capriole, imprecazioni, lanci di racchette e costanti provocazioni al suo avversario. Personaggio ancor più che tennista, il destino funesto del “buon” Martin.
Monfils conferma invece il negativo trend delle finali: 5 vinte a fronte di ben – con oggi – 18 sconfitte. Un dato clamoroso, a maggior ragione per un ex top ten. Un talento notevole spesso non assistito da una testa altrettanto solida.
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