Per Novak Djokovic il ritorno sui campi da tennis non poteva essere più dolce; dopo sei mesi di stop per infortunio e dopo il preoccupante ritiro dal Mubadala World Tennis Championship di Abu Dhabi, il serbo ha battuto nell’esibizione australiana di Kooyong il numero cinque del mondo, l’austriaco Dominic Thiem. Una vittoria netta, che ha mostrato un Djokovic sereno, concentrato e, soprattutto, voglioso di tornare a competere in partite ufficiali.
Il primo set del match è stato a senso unico; Djokovic si è mostrato sin dal primo punto attento e preciso, al contrario di Thiem che, in grande difficoltà nei propri turni di battuta, ha finito per farsi breakkare in ben tre occasioni. Nole, dal canto suo, non ha concesso praticamente nulla e, con grande sicurezza, ha archiviato il primo set in appena venti minuti.
Nel secondo parziale il livello dell’austriaco è salito sensibilmente, in modo particolare al servizio; le percentuali di Thiem, fino a quel momento estremamente deficitarie, si sono avvicinate a quelle del serbo, determinando, così, un equilibrio pressoché totale. Thiem, tuttavia, non è stato capace di sfruttare le sette palle break concesse da un Djokovic sempre positivo, ma leggermente più falloso; il serbo, al contrario, è stato chirurgico nello sfruttare l’unica occasione concessagli dall’austriaco e a chiudere la partita nel decimo gioco.
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Nel suo esordio stagionale, inoltre, Nole non ha mancato di stupire, mostrando una nuova meccanica di servizio, più breve e diretta, in cui la fase di caricamento è sensibilmente ridotta, in modo da evitare un’eccessiva torsione e sollecitazione del gomito infortunato. Difficile dire se il cambio del movimento sia già stato perfettamente assimilato dal serbo, i numeri della partita contro Thiem sono assolutamente incoraggianti (73% di punti vinti con la prima e 60% con la seconda), ma una variazione tecnica così significativa deve essere valutata nel lungo periodo; senza dubbio sarà uno spunto di riflessione interessante in vista dell’impegno di Melbourne. Un’altra novità che il serbo ha mostrato in questa prima partita del 2018 è stata l’utilizzo di una “arm sleeve” (manica) a protezione del braccio destro, un accessorio molto diffuso tra i giocatori di basket in NBA e sdoganato anche in ambito tennistico dall’australiano Nick Kyrgios, al quale Djokovic, sorridendo, ha dichiarato di voler chiedere consigli.
Nella altre due partite in programma al Kooyong Classic non sono mancate le sorprese; il croato Marin Cilic, n. 6 del ranking, si è fatto rimontare dal trentenne padrone di casa Matthew Ebden, uscito vincitore al terzo set dopo 2 ore e 12 minuti di gioco. Nell’ultima partita della sera australiana il sudafricano Kevin Anderson si è fatto sorprendere da un brillante Marcos Baghdatis; il cipriota, numero 101 della classifica mondiale, si è imposto con il punteggio di 6-4 3-6 6-3.
Tutti i risultati:
Novak Djokovic (SRB) b. Dominic Thiem (AUT) 6-1 6-4
Matthew Ebden (AUS) b. Marin Cilic (CRO) 6-7 6-4 7-5
Marcos Baghdatis (CYP) b. Kevin Anderson (SAF) 6-4 3-6 6-3
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