Doveva essere Novak Djokovic l’avversario odierno di Roberto Bautista Agut nella semifinale del Mubadala di Abu Dhabi. E invece, lo spagnolo ha trovato di fronte a sé Andy Murray, il quale generosamente ha accettato di giocare un set di esibizione contro Bautista: quest’ultimo, ovviamente, è già in finale contro Anderson.
L’ultima immagine che ricordiamo di Murray su un campo da tennis risale a Wimbledon, quando tra un punto e l’altro lo scozzese zoppicava vistosamente. A cinque mesi di distanza, la situazione non sembra cambiata granché. Anzi, non sembra cambiata per niente. È bene ricordare che il tre volte campione Slam ha deciso di non sottoporsi ad alcuna operazione, ma ha scelto di curare la propria anca con il riposo. Ma ancora zoppica, eccome. Non sembra esserci stato, in realtà, nemmeno un piccolo miglioramento da luglio ad ora: è sconcertante vedere Andy non riuscire a far peso sulle gambe per andare a colpire. Ciò comporta che i servizi vengano da lui eseguiti solo utilizzando la parte del corpo che va dalla cintola in sù, e quindi la velocità impressa alla palla è decisamente minore. Inoltre, lo scozzese rinuncia a rincorrere la sfera quando la considera eccessivamente lontana per il proprio fisico. Il risultato è che in meno di venti minuti il punteggio è sul 4-0 per Bautista, il quale dall’altra parte della rete sta assistendo un po’ imbarazzato alla prestazione di Murray. Anche grazie ad un nastro, Andy conquista comunque un game, muovendo la propria casella di score. Sul 5-1, poi, lo scozzese riesce ad annullare il primo match point in favore di Bautista con un ace e il secondo con un servizio vincente, memore dei tempi certamente più rosei che paiono ancora lontanissimi. Ad ogni modo, riuscendo a vincere anche un paio di punti in modo pressoché normale, Murray tiene il secondo servizio della “partita” e si porta sul 5-2. A poco serve, perché nel game successivo è Bautista a chiudere al primo match point sul proprio servizio, con un Murray che sotto agli occhi mesti e avviliti di Delgado e del proprio angolo, raggiunge il tunnel buio degli spogliatoi.
È necessario far notare che questa partita in realtà non doveva dir qualcosa in termini di punteggio, ma doveva piuttosto far capire di più sulle condizioni di Murray, che ha vissuto gli ultimi cinque mesi e mezzo quasi totalmente lontano dalle telecamere: e, ad oggi, il suo stato sembra identico a quello in cui lo avevamo lasciato mesi fa.
Mubadala World Tennis Championship, esibizione:
[20] R. Bautista Agut b. [16] A. Murray 6-2