Nella vita di uno sportivo, le questioni extra-campo hanno una certa importanza e possono avere un certo riflesso, positivo o negativo, anche sulla carriera da professionista. John Isner fa parte di quella generazione che da un po’ di tempo vede la propria vita che comincia a cambiare e il tennis che passa in secondo piano davanti alla vita familiare, specialmente se, come nel caso dell’americano, arriva una figlia insieme alla donna che ami, l’evento più importante della vita di ogni uomo o donna al mondo. Subentrano così delle responsabilità, date dall’istinto di padre o di madre, che trasformano più o meno radicalmente il modo di vedere tutto il resto della nostra vita. John Isner che è appunto l’ultimo dei tennisti più celebri diventato padre, a cinque mesi dalla nascita della piccola Hunter Grace, ha raccontato come la sua vita sia cambiata dopo la paternità, modificando ovviamente anche la sua vita di tennista.
LA FAMIGLIA VIENE PRIMA – Da settembre, John e sua moglie Madison McKinley sono diventati genitori della piccola Hunter Grace, nata proprio pochi giorni prima che il padre scendesse in campo nella seconda edizione della Laver Cup, svoltasi a Chicago. Cinque mesi dopo, prima dell’esordio nell’Atp 250 di New York, il numero 9 del mondo ha parlato della sua nuova vita di padre e di come questa abbia influenzato anche le scelte e i risultati recenti sul campo. “Diventare padre è la miglior cosa che mi sia mai successa. Credo che se glielo si chiedesse, qualunque altro tennista potrebbe confermarlo. Vedere mia figlia che cresce ogni giorno mi rende incredibilmente felice, credo che il tennis davanti a questo passi in secondo piano”, queste le parole di “Long John”, che descrivono perfettamente il suo stato d’animo di padre e, appunto, lasciano il tennis da parte. Lo lasciano da parte anche se, come lo statunitense, hai dimostrato di amarlo e non poco, perché altrimenti non si otterrebbero i migliori risultati in carriera a 32 anni suonati, continuando ad impegnarsi quotidianamente per curare il proprio corpo. Dopo l’ottimo quarto di finale raggiunto allo Us Open, infatti, Isner ha scelto di giocare solamente la Laver Cup e poi fermarsi, saltare la tournée asiatica e restare al fianco della moglie per aiutarla nel post-parto e godere insieme a lei del nuovo arrivo in famiglia. Il 33enne di Greensboro ha poi discusso dei suoi risultati non molto positivi nel finale di stagione, in cui ha dovuto abituarsi al fatto di non poter passare del tempo con la propria bambina: “Il mio dovere di tornare nel circuito mi chiamava, ma soprattutto la prima settimana lontano da casa fu molto difficile”. Effettivamente, il tennista a stelle e strisce non ha chiuso al meglio la propria stagione, vincendo solo 2 degli ultimi 8 incontri disputati nel 2018.
LA NUOVA STAGIONE – Neanche il 2019 è iniziato nel migliore dei modi per Isner, che ha rimediato due sconfitte all’esordio tra l’Atp 250 di Auckland e l’Australian Open. Col ritorno a casa però, le cose hanno probabilmente avuto un’ulteriore svolta: “Dopo la sconfitta a Melbourne al primo turno, tutta la mia tristezza è sparita una volta che ho rivisto il viso di mia figlia”. Parole al miele per la sua Hunter Grace, che dimostrano quanto la vita in famiglia abbia evidentemente la precedenza, ma anche il potere di lenire la tristezza, che anche dal punto di vista tennistico, è la cosa migliore per ripartire. Ed Isner, infatti, è ripartito proprio stanotte, con la prima vittoria stagionale contro Bernard Tomic, all’Atp 250 di New York, dove è anche la testa di serie numero 1 del seeding. Si è detto molto soddisfatto il campione in carica del Miami Open, che nel mese passato tra casa e palestra ha ritrovato la tranquillità e ha rimesso a posto il proprio fisico, che a Melbourne era apparso abbastanza in difficoltà. Sa bene qual è la strada percorrere a livello sportivo John Isner “continuare a lavorare e mantenersi sano, la cosa più importante per un 33enne”, si tratta solo di riuscire a farlo con un qualcuno in più che ci osserva, anzi, magari proprio per quel qualcuno. Se da un lato infatti, il tennis non è più la priorità, è anche possibile che la nascita della prima figlia sia uno stimolo in più per l’americano, che magari già medita di emulare un collega come Jo-Wilfried Tsonga, anche lui padre, e vittorioso la settimana scorsa a Montpellier. L’impegno non mancherà di sicuro, da parte del gigante americano, che nel 2019 vorrà certamente provare a ripetersi sugli ottimi livelli della scorsa annata, chiusa in Top-10 e con la partecipazione alle Atp Finals di Londra. All’Atp 250 di New York, Isner è tra i favoritissimi e nel match primo turno ha collezionato la prima vittoria stagionale alla sua maniera, con un 7-6(7) 6-4 ai danni di Bernard Tomic, che non ha mai avuto alcuna palla break e ha dovuto subire la bellezza di 27 ace. Nei quarti lo attende ora Jordan Thompson, un test importante alla ricerca di continuità sul campo dopo la più grande gioia della propria vita, che di sicuro è da settembre anche la sua più grande tifosa.
2 comments
Spero sempre che la famiglia, ora diventata comunque una sua priorità, visto che è diventato padre, non lo distolga troppo dall’impegno tennistico. Mi piacerebbe ancora vederlo vincere qualche altro torneo anche importante. Lo merita, per la persona che è sempre sembrato essere e per l’atleta (gran lavoratore) che si è poi dimostrato.
Dopo essere nato ha già sparato il primo ace