Si temeva che arrivasse la pioggia, e la pioggia puntualmente è arrivata, a guastare la seconda giornata del Master 1000 di Indian Wells, costringendo gli organizzatori a sospendere i match in corso di svolgimento.
Ne ha fatto le spese il nostro Andreas Seppi, ultimo a scendere in campo, contro Donald Young, trovandosi costretto a giocare il proprio match quando ormai in America erano le 23, in una serata caratterizzata da un clima ben diverso da quello a cui sono abituati i tennisti (14°).
Nonostante le condizioni, l’ atleta altoatesino è riuscito a imporsi, dopo un match tutt’altro che spettacolare, caratterizzato dai tantissimi errori commessi, da entrambi i contendenti. Dopo i primi due set equilibrati e combattuti, nel terzo e decisivo è andato in scena il festival del break: come spesso accade negli incontri femminili, Seppi e Young, hanno avuto diversi problemi a mantenere i rispettivi turni di servizio, e alla fine i quattro break concessi dall’ americano, contro i soli due di Andreas, sono stati decisivi. Per il numero due d’ Italia, ora il destino sembra segnato, al secondo turno ad attenderlo c’ è John Isner, contro il quale servirà ben altro tipo di prestazione, per avere qualche speranza.
Prima dell’ interruzione, sono andati in scena incontri combattuti ed equilibrati, che hanno creato un notevole ritardo nel programma. È il caso del match fra Dodig e Zverev, che ha visto il golden boy tedesco, imporsi in rimonta, sull’ esperto doppista, continuando la sua progressiva ascesa, e regalandosi un secondo turno affascinante ed ostico, che lo vedrà opposto a Grigor Dimitrov.
Vittoria in tre set anche per un redivivo Mikhail Youznhy, che conferma il suo buon momento di forma, che gli ha permesso di rientrare fra i primi 100 giocatori del mondo. Il russo supera lo sloveno naturalizzato britannico Bedene, ed ora è atteso da Roberto Bautista, testa di serie numero 14.
Affermazione in tre set anche per Vasek Pospisil, sulla wild-card Donaldson, e per Mannarino, uscito vincitore da una vera e propria battaglia contro il ceco Lukas Rosol, mentre sono arrivate due vittorie decisamente più agevoli per Kukushkin e Muller, bravi a superare rispettivamente, Munoz de la Nava, e Estrella Burgos, giocatori decisamente più a proprio agio sulla terra battuta, che non sul cemento americano.
Avanti anche il qualificato made in USA, Bjorn Fratangelo, che supera Gabashvili, e si regala una giornata di gloria, sul centrale, contro Novak Djokovic.
Risultati:
A.Zverev b. I.Dodig 3-6 7-5 6-3
M.Kukushkin b. D.Munoz de la Nava 7-6 6-2
M.Youznhy b. A.Bedene 7-5 2-6 6-3
G.Muller b. V.Estrella 7-5 6-3
A.Mannarino b. L.Rosol 4-6 6-3 6-4
V.Pospisil b. J.Donaldson 7-6 6-7 6-3
G.Garcia-Lopez b. E.Gulbis 6-2 7-6
B.Fratangelo b. T.Gabashvili 6-4 6-4
J.Kovalik b. P.H.Herbert 6-4 6-7 7-6
D.Kudla b. D.Istomin 6-3 2-6 6-1
J.Millman b. A.Sarkissian 6-2 6-0
V.Millot b. M.McDonald 6-1 6-3
F.Verdasco b. P.Polansky 7-6 6-3
T.De Bakker b. J.Vesely 6-4 4-6 6-2
M.Berrer b. J.Monaco 7-6 5-7 6-4
A.Seppi b. D.Young 4-6 6-4 6-3
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