La quarantena di Milos Raonic, tra Bob Dylan e i videogiochi

Tutti in casa, così anche Raonic racconta le sue attività in questo periodo di reclusione, senza dimenticare di dare qualche consiglio.

#iorestoacasa, è questo il simbolo indiscusso della responsabilità quotidiana che ognuno di noi è chiamato ad assumersi. Riguarda tutti e tutti devono fare la loro parte. Certo, non siamo tutti nella stessa condizione: passare la quarantena in una grande villa con giardino è diverso che restare chiusi in un piccolo appartamento, magari anche senza terrazzo. Ciò che però ci accomuna è il senso civico e la perdita di molte libertà a cui prima probabilmente non davamo nemmeno troppa importanza.

Come molti di noi, anche i nostri beniamini del tennis stanno trascorrendo questo difficile periodo chiusi in casa, allenandosi come possibile e cercando di tenersi impegnati per trascorrere al meglio la giornata. Tra foto, video e instagram stories, abbiamo potuto vedere alcuni momenti delle loro quarantene: Fognini che palleggia con la Pennetta usando uno stendino come rete; Federer che fa muretto sotto la neve; Nadal alle prese con i fornelli o Thiem che gioca alla playstation. Milos Raonic, invece, attraverso il sito ufficiale dell’ATP ha raccontato come trascorre la sua quarantena, offrendo anche qualche consiglio. Ecco la lista del canadese.

-FILM: “Sto cercando di non guardare troppi film, non sappiamo quanto durerà questo periodo e non voglio finire i titoli da vedere. Consiglierei di guardare il talento di Mr. Ripley, con Matt Damon”.

-LIBRI: “La lettura è il modo migliore per terminare la giornata, sopratutto dopo aver passato il tempo utilizzando computer e telefono. Quando leggo riesco a rimanere più concentrato rispetto ad altre pratiche come guardare la TV. Un libro richiede la mia massima attenzione. Mi era stato consigliato da molto tempo i miei martedì col professore di Mitch Albom e finalmente sono contento di averlo finito. Lo consiglio a tutti”.

-MUSICA: “Per lo più ascolto musica ormai datata, canzoni di Sam Cooke o Bob Dylan. Non ascolto mai musica che mi disturbi troppo, preferisco canzoni un po ‘più tranquille”.

-VIDEOGIOCHI: “Ho provato alcuni videogiochi per qualche giorno. Erano passati quattro anni dall’ultima volta in cui avevo giocato. Ho pensato che mi avrebbero fatto distrarre, anche se non credo sia qualcosa che installerò nella mia routine quotidiana. Ho giocato un sacco di NBA2K20, di solito prendo i Toronto Raptors. Quando ho tempo mi connetto anche online”.

La cosa più importante in questo momento è rispettare ciò che chiede ogni Governo. Restare a casa e trarre il massimo da ciò che ci circonda. Bisogna prendersi cura delle altre persone, non importa dove queste si trovino.Le persone devono affrontare questa situazione seriamente e comprendere il difficile momento. La vita di tutti sta cambiando, e questo processo deve essere rispettato.

Queste le parole del tennista canadese classe 1990, che quest’anno aveva cominciato bene la stagione, conquistando i quarti di finale agli Australian Open, dove si è dovuto arrendere solo ad un formidabile Novak Djokovic, e le semifinali dell’ATP 250 di Delray Beach (poi sconfitto in tre set da Opelka).

Milos Raonic sembrava davvero promettere grandi successi, sembrava potesse contrastare il dominio dei Fab Four. Ma nonostante una buonissima carriera fino ad ora ( con la finale a Wimbledon nel 2016, gli otto titoli vinti e il terzo posto come best ranking), non è mai esploso veramente, complici sicuramente i continui infortuni e problemi fisici, che non gli hanno permesso di trovare la necessaria continuità.

Milos non ha comunque mai perso la forza e la determinazione, e dopo ogni caduta si è sempre rialzato come meglio ha potuto. Il buon inizio lo avrà fatto ben sperare in una risalita dal suo trentesimo posto, poi però è successo ciò che sappiamo e tutto si è bloccato, e chissà per quanto. Lui però è apparso comunque molto motivato e in grande fiducia, vuole a tutti costi dimostrare ancora il giocatore che è davvero, e credo che, nonostante questo periodo di stop, potrà riuscirci. Forse, sempre che non ci siano altri stravolgimenti, il suo momento sarà agli US Open. Si presenteranno tutti con non poche difficoltà di preparazione, e questo potrebbe un po’ livellare le disparità, permettendo a Raonic di presentarsi in buona condizione (senza affaticamenti o fastidi) e di giocarsi le sue carte al meglio.

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