La settimana nera di Andy Murray: senza coach e compagni di allenamento

DUBAI – Ricordate Joe Btfsplk, quel protagonista dal fumetto satirico-comico americano Li’l Abner, che ha sempre una nera nuvola tempestosa che gli sta sopra la testa? Andy Murray deve sentirsi un po’ come lui in questi giorni. Lo scozzese è andato a Rotterdam all’inizio del mese, sperando di giocare dei match di doppio con James Ward, ma il numero 2 inglese ha pensato di ritirarsi per colpa di un infortunio.

joe-btfsplkMurray è stato dunque accoppiato a Gilles Muller, ma il numero 34 del mondo da Lussemburgo si è ammalato e lo scozzese ha finito per non giocare il doppio. Accolto da tempeste di sabbia e da un po’ di pioggia da quando è arrivato a Dubai, il numero 4 del mondo aveva programmato una sessione d’allenamento con Fernando Verdasco per domenica mattina, ma lo spagnolo si è tirato indietro all’ultimo momento. Più tardi, nel pomeriggio, doveva allenarsi con Feliciano Lopez, ma il numero 6 del seeding parrebbe anch’esso ammalato.

“Non so cosa stia succedendo proprio ora, ma tutti quelli che mi stanno vicino sembrano esserlo ,” ha detto Murray, che inizierà il proprio torneo a Dubai contro il mancino Muller, e quindi avrebbe voluto allenarsi con Verdasco e Lopez, entrambi mancini. “Spero di avere un altro giorno di allenamento domani e di trovare un mancino con cui fare pratica”.

La preparazione di Murray è stata ostacolata anche dall’assenza del coach Amelie Mauresmo, che non è riuscita ad accompagnare Murray per questo mese a causa di altri suoi impegni. “Ovviamente, in un mondo ideale, sarebbe stato bello avere avuto qualcuno per queste ultime due settimane – ha detto Murray – Questo non è stato il caso, ma ho parlato con un po’ di persone quindi sto andando nella giusta direzione”.

Murray, però, avrebbe preferito avere il coach con lui a Dubai, come ha rivelato nella conferenza stampa prima del torneo. Lui ha anche parlato della partita di Coppa Davis contro gli Stati Uniti a Glasgow e perchè ha scelto il Jumeirah Creekside Hotel al posto del lussuosissimo Burj Al Arab.

Preparazione per il Dubai Duty Free Tennis Championships: “Sono stati un paio di giorni difficili. Ha anche piovuto un po’ questa mattina durante l’allenamento. Quando la sabbia è sul campo, è incredibilmente veloce e oggi , quando la sabbia rimane fuori dal campo, si ritorna alla normalità. Penso che per ognuno ci vorrà un po’ di tempo per abituarsi alle condizioni perchè sono stati dei giorni veramente difficili e ventosi per allenarsi, quindi è stato difficile”.

Consultazioni con altri coach in assenza della Mauresmo: “Ho parlato con un po’ di persone e ho fatto dei buoni progressi. Ovviamente, durante la settimana di Coppa Davis, avremo ovviamente molte persone attorno che posso aiutare e che conosco molto bene e quindi Amelie tornerà con me per Indian Wells”.

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Come se l’è cavata senza la Mauresmo: “ ‘Beech’ a Rotterdam era lì con mio fratello . Lo conosco molto bene ed è anche un mio buon amico, quindi è venuto a vedere le mie partite e mi scaldava prima dei miei incontri. Ma questa settimana non è qui. Leon < Smith> sta arrivando. Arriverà questa sera . Credo, ovviamente, visto che ci sono qua mio fratello, Dom , ‘Wardy’ ed io, che abbia voluto passare qualche giorno assieme prima della Coppa Davis la prossima settimana, quindi arriverà stasera”.

Com’è stato senza un coach: “E’ diverso. Credo che avere qualcuno con te, per me comunque, è meglio. Penso semplicemente all’allenamento. Come oggi , per esempio, dovevo allenarmi con Verdasco questa mattina, e lui l’ha cancellato all’ultimo minuto, quindi, se è così, cosa fareste?” The tournament managed to sort out someone who warms up some of the players if the players don’t have anyone. He was a French guy who coaches here, who was fine, so I could do some drills with him and stuff. But, it’s just if you have a coach around, it’s a lot easier to do basket drills or work on specific things and you can get constant feedback with what you’re doing, whereas when you are on your own, if something like that happens, you have to come up with a trainings session really yourself. It’s not perfect. That’s why most of the players try, when they can, to travel with their coach.”

La scelta di giocare a Dubai: “Credo, per me, che la ragione per cui ho deciso di giocare sia che la Coppa Davis, Indian Wells e Miami in fila, siano dei tornei importanti e se non avessi giocato qui, mi sarei allenato per 4 settimane praticamente solo indoor e poi avrei giocato la Coppa Davis e poi sarei arrivato ad Indian Wells tardi e avrei avuto solo tre o quattro giorni per giocare nel caldo. Possono esserci delle condizioni abbastanza dure, come a Miami. Quindi sono voluto venire sperando di giocare qualche buon match in condizioni calde e per giocare outdoor, perchè tutti gli eventi maggiori lo sono e perchè stanno per arrivare anche Indian Wells e Miami. E’ un torneo molto impegnativo, e quindi si giocheranno bei match. Considerando che, se fossi restato a casa per allenarmi, non ci sarebbero stati molti giocatori con cui giocare seriamente, quindi è stato più sensato per me venire e giocare qui”.

Pensieri a riguardo della sfida di Coppa Davis con gli Stati Uniti: “Penso che ci sarà una grande atmosfera. Ci hanno detto che tutti i biglietti sono stati venduti in 10 minuti. Comunque se è vero o no, non ne ho idea, è quello che hanno detto ai giocatori. Quindi credo che l’atmosfera sarà magnifica. Sarà un incontro impegnativo, ovviamente.”

donaldy Donald Young

“Credo che le squadre debbano essere dichiarate nei prossimi giorni, quindi sarà interessante vedere chi verrà scelto dagli Stati Uniti. Lo so che il loro numero 2, Donanld Young sta giocando bene; Sam Querrey non è il secondo più alto in classifica. Credo che Johnson lo sia, quindi sarà interessante vedere chi sceglieranno. Sarà un match molto, molto duro per noi da vincere, ma è possibile di sicuro.”

“ Isner non ha giocato . Inoltre era sulla terra, che, avevo detto, credo che sia stata una strana superficie da scegliere, e che ci ha favoriti. Ovviamente, un campo in cemento indoor è abbastanza neutrale per ognuno, credo. Sarà dura e se sono tutti in forma, sarà molto dura per noi da vincere.”

Volere giocare in doppio a Rotterdam: “La situazione a Rotterdam è finita, in realtà, in maniera abbastanza strana, perché avrei voluto giocare le qualificazioni di doppio a Rotterdam e poi James Ward si è infortunato la mattina mentre volavo verso Rotterdam e ho scoperto, quando sono atterrato, che lui non voleva più giocare e quindi ho provato ad iscrivermi con Colin Beecher. Non sapevo quante coppie si fossero iscritte nel tabellone di qualificazione di doppio e quindi, quattro ore dopo la chiusura delle iscrizioni, mi sono trovato ad andare ad allenarmi con Gilles Muller e ci fu un errore nella comunicazione con il direttore del torneo la e mi hanno chiesto: ‘Vuoi giocare il doppio con Gilles?’ e io risposi ‘Certo’. Quindi, sfortunatamente, Gilles si ammalò ed è finita col fatto che non ho giocato il doppio. Quindi, ripensai a giocare le qualificazioni di doppio con James Ward, ma aveva ancora dei problemi con il suo braccio”.

jamie delgado Jamie Delgado

Il coach di Muller Jamie Delgado è un buon amico: “Ovviamente conosco Jamie. Sono stato davvero amico con lui. Passsiamo molto tempo assieme . Be, abbiamo giocato assieme e abbiamo vinto contro Ross e suo fratello. Lo conosco molto bene. Ho pasato un po’ di tempo allenandomi con Gilles ovviamente da quando lui ha iniziato ad allenarlo, quindi sarà un match impegnativo. Gilles sta giocando bene quest’anno. Le condizioni qui rendono I campi veloci e questo si adatta, ovviamente, al suo stile, e quindi sarà dura”.
Mancanza di allenamenti con mancini: “Be, ho anche programmato un allenamento con Feli Lopez questo pomeriggio e lui è ammalato. Quindi non so cosa stia accadendo ora, ma tutti quelli che mi stanno attorno sembrano… Lui ha detto che si sarebbe allenato questo pomeriggio per solo 30-40 minuti, quindi spero di poter avere un’altra sessione di allenamento domani per provare i campi e per trovare un mancino con cui giocare: questo aiuta la maggior parte dei giocatori che devono giocare con dei mancini perchè devono trovarne uno con cui allenarsi poichè il loro gioco è un po’ differente”.
Scegliere di stare al Jumeirah Creekside Hotel al posto dell’ultra lussuoso Burj Al Arab: “Perchè era conveniente; molto vicino ai campi. E’ un hotel molto carino. Non so dove gli altri alloggino, ma è un hotel molto carino e non sprechi neanche un po’ di tempo. A volte, per arrivare al Burj puoi metterci 30-40 minuti e, qui, posso letteralmente camminare fuori dall’hotel e arrivare ai campi, allenarmi, andare in palestra e tutto è molto semplice, così non sprechi tempo, questo è il motivo. Sono stato qui un paio di volte ma sto bene qui. Assolutamente bene”.

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