La storia si ripete: Djokovic-Medvedev sarà la finale degli Us Open

Il serbo si è imposto in tre set contro Shelton, mentre il russo ha detronizzato al quarto il campione in carica Alcaraz

Tutti desideravano un nuovo capitolo della rivalità tra Alcaraz e Djokovic. Tutti hanno tralasciato però, dall’inizio del torneo, Daniil Medvedev, il numero 3 del ranking e campione a Flushing Meadows nel 2021. Quella finale che lo ha consacrato nell’olimpo del tennis, che probabilmente ha rappresentato il peggiore incubo della carriera di Djokovic, sopraffatto dalle lacrime per non aver ottenuto il quarto Slam di fila nell’anno solare, si ripeterà a due anni distanza. 

Il primo a guadagnarsi l’accesso all’ultimo atto è stato il ventitré volte campione Slam, che in due ore e quaranta ha posto fine al sogno di Ben Shelton, con il punteggio di 6-3 6-2 7-6. Il serbo ha comandato il match con autorità fino alla metà del terzo parziale, quando lo statunitense ha recuperato per ben due volte il break di svantaggio (sul 4-3 e sul 6-5), avendo a disposizione anche un set point nel decimo game. Giunti sul 6-6, il venticinquesimo tiebreak stagionale vinto dall’attuale numero due del mondo ha sancito l’eliminazione del classe 2002.

(Photo by Frey/TPN/Getty Images)

Le ultime due settimane rimarranno indimenticabili per Shelton, che ha estromesso i connazionali Paul e Tiafoe, ha fatto registrare il servizio più veloce del torneo (239 km/h) e ha centrato l’ingresso tra i primi venti del ranking ATP. Sarà necessario trovare la giusta continuità di risultati per il mancino dai colpi devastanti, che sa differenziarsi dagli altri tennisti della sua generazione. 

Per quanto riguarda Djokovic, che si è già assicurato il ritorno in vetta nel ranking, l’obiettivo è diventare il più anziano nell’Era Open ad aver conquistato gli Us Open, in cui ha raggiunto la decima finale. Inoltre, per la terza volta in carriera è riuscito ad approdare nelle finali dei quattro Slam nell’anno solare (già accaduto nel 2015 e nel 2021). L’ultimo ostacolo corrisponde al temibile Daniil Medvedev, che ha disputato una partita impeccabile contro Carlos Alcaraz.

(Photo by Tim Clayton/Corbis via Getty Images)

Il primo set, caratterizzato da punti spettacolari che hanno esaltato il pubblico dell’Arthur Ashe Stadium, è stato determinato dal tiebreak: dal 3-3, due gratuiti dello spagnolo e due vincenti del russo hanno permesso a quest’ultimo di appropriarsi del parziale. Nel secondo si è assistito ad un monologo di Medvedev, che ha ceduto solo due punti in battuta e ha dominato fino ad un netto 6-1. 

Alcaraz, tuttavia, non ha mostrato alcun segnale di resa, e nel quarto game del terzo set ha vinto il suo primo turno di risposta, incrementando il vantaggio e accorciando le distanze con un convincente 6-3. L’ultimo set si è rivelato davvero entusiasmante: Medvedev ha annullato tre palle break al classe 2003 nel terzo game, ottenendo successivamente il break decisivo nel sesto, il più incredibile del match con venti  punti totali. Sul 5-3, lo spagnolo non ha capitalizzato altre tre chance in risposta, mentre il russo ha avuto bisogno di quattro match point per conseguire, in tre ore e venti, la sua terza finale a New York, con il punteggio di 7-6 6-1 3-6 6-3.

Le variazioni al servizio, la risposta e il rovescio lungo linea hanno definito il successo di Medvedev, che ha riscattato le due sconfitte patite nel 2023 dal vincitore uscente e ha accumulato ben sette finali quest’anno. Nei precedenti contro Djokovic è avanti Nole 9-5 complessivamente, 2-1 invece negli Slam.

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