Questa settimana, il numero 53 al mondo Laslo Djere, non ha giocato per prepararsi al meglio al passaggio dalla terra al cemento. Il mese scorso Laslo ha raggiunto un’ottima semifinale a Kitzbuhel, persa poi contro Yannick Hanfmann in 3 set. La settimana scorsa invece, ha sorpreso tutti gli addetti ai lavori vincendo con convinzione e senza perdere un set il Sardegna Open, torneo disputato sulla terra battuta. In finale, ha battuto proprio il nostro Marco Cecchinato per 7-6, 7-5.
Djere è stato intervistato ai microfoni di Sport Klub, canale sportivo che trasmette in molti paesi della ex Jugoslavia. Il serbo ha dichiarato: “Il gioco sulla superficie dura è totalmente diverso rispetto al gioco su terra battuta, quindi penso che devo cambiare il mio approccio e la lettura della gara, devo provare ad uscire dalla mia zona di comfort. Ciò significa anche essere più vicino alla linea di fondo e giocare in modo più aggressivo per arrivare a rete. Penso che devo cambiare tatticamente i miei colpi e soprattutto devo migliorare al servizio. In ogni caso la strada è quella giusta, mi piacerebbe migliorare la velocità di palla, ma sto andando bene”.
Djere ha parlato anche del rapporto con il suo attuale allenatore, Boris Conkic, che lavora con lui da circa due anni e mezzo: “Sono soddisfatto, lui è intelligente, giovane e ambizioso. Inoltre crede molto in me e queste sono le virtù fondamentali che cerco in un allenatore”.
Come già detto precedentemente, domenica scorsa Djere ha vinto il Sardegna Open il titolo battendo in finale il “padrone di casa” e, per molti, favorito Marco Cecchinato, in un match condensato da tante polemiche. Infatti nel primo set sotto 6-5 Djere ha chiamato un medical timeout manifestando difficoltà fisiche. Poi però ha reagito ed è riuscito a portarsi a casa il set e successivamente la partita e quindi il torneo. L’atteggiamento del serbo non è piaciuto a Cecchinato e viceversa.
Lo stesso Djere è tornato sulla questione: “Ho alzato il livello del gioco nei momenti chiave del match e sono molto contento di questa cosa. Ho notato che invece che congratularsi con me, Marco Cecchinato è rimasto abbastanza infastidito perché ho chiesto il medical timeout prima del mio servizio nel primo set. Lui crede di aver perso per questo, sinceramente non lo capisco davvero. Mi ha infastidito questo suo comportamento ma sono felice per il titolo. Dopo un anno difficile come questo penso di aver giocato l’intero torneo ad alto livello”