L’ATP assolve Zverev dalle accuse di violenza sull’ex fidanzata

Dopo 15 mesi d'indagine l'ATP ha chiuso il caso sul tennista tedesco e lo ha assolto per mancanza di prove affidabili e testimoni oculari di Giacomo Moretti

Dopo diversi mesi di indagini per cercare di scoprire quale fosse la verità l’ATP ha assolto Alexander Zverev dalle accuse di violenza sulla sua ex compagna, Olga Sharypova, per mancanze di prove affidabili e testimoni oculari. L’organizzazione che regola il circuito professionistico di tennis maschile aveva aperto questa indagine, dopo le accuse fatte dalla ragazza. Proviamo a ricostruire quanto è accaduto negli scorsi mesi.

Tutto è iniziato con le forti dichiarazioni di Sharypova, la quale aveva accusato pubblicamente il tennista di aggressioni violente “Zverev mi prendeva a pugni, mi ha quasi soffocata con un cuscino. Non ce la facevo più, ho cercato di uccidermi iniettandomi insulina.” Queste frasi così pesanti hanno ovviamente allarmato tutti, vista la serietà e la gravità della situazione, tanto da preoccupare anche l’organizzazione tennistica a cui, almeno sulla carta, non spetta prendere decisioni riguardanti le questioni giuridiche dei tennisti.

L’ATP quindi ha ritenuto necessario aprire il caso come confermato dall’ad Massimo Calvelli: ”La gravità e la complessità di queste accuse hanno richiesto un processo investigativo estremamente approfondito e notevoli risorse”. Per svolgere le indagini sono stati incaricati gli investigatori indipendenti del Lake Forest Group.

In particolare, i presunti abusi sarebbero avvenuti durante il torneo di Shanghai nel 2019, ma le indagini si sono concentrate anche sui tornei di Monaco, Ginevra e New York. Sono state interrogate in totale 24 persone tra familiari ed amici, tra cui altri tennisti, ed è stato studiato un ampio materiale di foto, video e messaggi derivanti direttamente dai telefoni dei due diretti interessati. Il tedesco, che aveva fermamente respinto le accuse fatte dalla Sharipova come “diffamatorie e false“, ha sempre sostenuto le indagini, fornendo anche volontariamente materiale dai suoi dispositivi elettronici.

Proprio negli ultimi giorni, dopo 15 mesi sono concluse le indagini, con l’ATP che ha quindi assolto il tennista tedesco e non intraprenderà alcuna azione per “mancanza di prove affidabili e rapporti di testimoni oculari” e per la presenza di dichiarazioni “contraddittorie“.

Zverev, che non sta esprimendo il suo miglior tennis – sconfitto al secondo turno degli AO da Mmoh, dopo aver già rischiato con Varillas -, condizionato ancora dall’infortunio subito allo scorso Roland Garros, potrà finalmente mettersi alle spalle questa vicenda extra-tennistica e pensare a migliorare le prestazioni sui campi.

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