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L’Atp di Rotterdam e il lucky loser mancato

È successo lo scorso mercoledì all’Atp di Rotterdam. Radu Albot, che al primo turno avrebbe dovuto affrontare il nostro Jannik Sinner, ha dato forfait poche ore prima di giocare. Il regolamento, trattandosi di un primo turno, dà la possibilità ai perdenti dell’ultimo turno di qualificazione di prendere il suo posto. Sicuramente un’occasione ghiotta, trattandosi di un ATP 500 e dunque anche un primo turno avrebbe garantito buoni introiti (15.500 euro in caso di sconfitta).

Senza contare che avrebbero giocato contro una wild card, e pur trattandosi di Sinner, sarebbe stato in ogni caso un buon sorteggio per un qualificato. Magari anche per lo stesso altoatesino, che avrebbe giocato un’altra partita. Per Sinner alla fine poco male, anzi, visto il successo arrivato in due set contro David Goffin. Ma come è potuta venirsi a creare questa situazione piuttosto anomala? Cerchiamo di entrare nel dettaglio.

Come detto e abbastanza noto, in caso di ritiro di un tennista al primo turno, i perdenti all’ultimo turno delle qualificazioni possono prendere il suo posto in qualità di lucky loser. Per farlo devono dare la propria disponibilità la mattina degli incontri, firmando un apposito foglio. Quel mercoledì, tutti avevano perso le speranze per rientrare nel main draw e hanno fatto i bagagli verso altri tornei. Senza fare i conti con le precarie condizioni di Radu Albot, che da inizio anno aveva già dato tre volte forfait (Auckland, Australian Open e Montpellier).

Fonti in Olanda, però, avevano confermato che quella mattina il moldavo aveva svolto regolarmente l’allenamento pre-match. Una leggerezza dunque per i candidati lucky loser, soprattutto per i tennisti locali che non sono potuti rientrare in tabellone. E pensare che anche il direttore del torneo, Richard Krajicek ha dichiarato che lui stesso ha chiamato personalmente i giocatori, chiedendo loro di raggiungere il torneo entro le 10.30, termine ultimo per dare il proprio consenso scritto. Nessuno, però, ha dato una risposta positiva e il tutto si è tradotto con il passaggio al secondo turno di Sinner per walk over. Caso che ha dello straordinario, ma la memoria non può che riandare al 2007, quando successe una cosa analoga a Mikhail Youzhny, quella volta fu addirittura al Roland Garros…

Simone Marasi

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