Laver Cup, day 3: l’Europa batte il Resto del Mondo

Isner-Nadal 75 76(1)

I precedenti sono tutti per lo spagnolo: 6 a 0, ma nessuno sul veloce indoor. Oltre al famigerato servizio, l’arma più temibile di John Isner è sicuramente il dritto a sventaglio, con il quale sa fare molto male sia inside-in che inside-out. Nadal sa che, giocando con i big server come lui, bisogna aspettare che essi concedano un’occasione e non farsela scappare.

PRIMO SET – Fin dall’inizio Long John dimostra di essere in buona forma, colpendo ogni angolo del campo con potenti diritti. Nadal invece parte con il freno a mano tirato, e al secondo game cede la battuta. Solo una breve amnesia, siccome già dal gioco successivo Rafa si riprende e impara a rispondere; ottiene una palla break ma se la vede annullare con un ace. Arriviamo al 30 per il team rosso. Il maiorchino, sprovvisto di prima palla, sta faticando a mantenere i suoi game di servizio. Non riesce a manovrare il gioco come al solito. Lo stesso non si può dire per l’avversario, che risponde con naturalezza e con tre ace si porta sul 41. Zero possibilità per il 17 volte campione Slam, impotente di fronte agli uno-due dell’americano, alle sue decise discese a rete e prime vincenti; la sua unica colpa è stata l’inizio al rallentatore. Ma proprio sul più bello la macchina perfetta di Isner si inceppa: sul 53 concede due seconde e 15-40, e tanto basta a Nadal. 5 pari e palla al centro. Rafa, però, è insolitamente falloso nel giocato – sbaglia al secondo o terzo colpo pur rispondendo bene –, tanto da cedere immediatamente dopo un nuovo break. Isner chiude, così, 75.

11-5

SECONDO SET – Mentre Kyrgios finisce il suo rapidissimo riscaldamento, sembra che Rafa abbia ritrovato la battuta e un po’ di intensità, ma sbaglia ancora troppo. La partita è noiosa dal punto di vista del punteggio, ma gradevole per la qualità espressa. Arriviamo al 32 per Nadal in situazione di equilibrio, con Isner implacabile al servizio (spesso Rafa non riesce neanche a mettere in campo la risposta). Quando mette dentro il dritto è quasi sempre punto. Game perfetti si succedono, nonostante il punteggio (54) siamo solo all’ora di gioco; l’americano non accusa segni di stanchezza, nonostante il doppio giocato appena prima. Il set approda al tiebreak, ma immediatamente il re della terra perde il servizio, soffocato dall’esplosività del rivale. Un secondo minibreak scaturisce da un brutto gratuito di dritto, e al terzo è match point.

Un’ora e mezza per riaprire le sorti della competizione: 12-9 Europa e rischio di doppio di spareggio.

Federer-Kyrgios 46 76(6) 11-9

Finora Federer non è stato esattamente inarrestabile, ma è stato in grado di alzare il suo livello di gioco quando le circostanze lo hanno richiesto. Kyrgios invece non è apparso al massimo della forma, né della concentrazione (ad es. con Berdych ha avuto bisogno del supporto del team per non perdere le redini del match).

PRIMO SET – Parte in scioltezza Roger Federer, mentre Nick Kyrgios mantiene la battuta più a fatica. La prima occasione si ha sullo 0-30 servizio Federer, ma tre prime vincenti chiudono i conti. L’australiano appare concentrato, si incita continuamente e fa male con il dritto; si aggiudica il primo break, gentilmente concesso dall’elvetico con un doppio fallo – elvetico che, comunque, ha la meglio in tutti i punti giocati. Qualche segno di fragilità proviene da Kyrgios sul 43, ma non ancora abbastanza da perdere un game al servizio. Il set si chiude 64.

SECONDO SET – Di nuovo Federer sale 10, ma è piuttosto falloso. Ciò non gli impedisce di prendersi la battuta del 22enne, aiutato dai suoi vari errori. Ma, senza l’ausilio della prima palla, mantiene il vantaggio per poco, e viene trascinato fino a 6 pari. Kyrgios sta riuscendo a girarsi con il dritto sulla diagonale di rovescio ed entrare in campo, in posizione tale da poter poi attaccare e fare molto male; finora, il tennista di Basilea non ha giocato abbastanza profondo da impedirlo. Il tiebreak inizia con il piede migliore per il giocatore del team Europa, che approfitta di un doppio fallo per salire 21. Il servizio funziona, e lo tiene al sicuro fino a 63, quando un eccezionale passante dell’australiano riporta l’ordine. Roger si guadagna, però, il secondo set grazie a un lampo di genio; chiama a rete l’avversario e lo trafigge con un mirabile passante inside-out.

TERZO SET – Dunque è super tiebreak. Stavolta è l’elvetico a commettere doppio fallo. Lo recupera con un notevole passante in recupero, su cui Kyrgios sbaglia una facile volée; poi commette un errore non forzato di rovescio. Nessuno sembra voler vincere, e fra disattenzioni ed errori non da loro, i due tennisti arrivano all’8-7 Kyrgios. L’epilogo arriva grazie a un errore forzato del giocatore del Resto del Mondo, che viene abbandonato dalla prima e subisce 11-9.

Tale conclusione regala la vittoria per 15-9 alla selezione europea, dopo un percorso più travagliato del previsto.

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