Le Atp Finals sono un affare francese: Tsonga elimina Berrettini e dà una mano a Monfils

Jo-Wilfried Tsonga domina il match con Berrettini, imponendosi in due set e volando al terzo turno. In ottica Finals, Berrettini andrà a Londra se Monfils non raggiungerà la semifinale a Bercy. Qualificato aritmeticamente Zverev.

Si chiude nel peggiore dei modi una giornata da dimenticare per i colori azzurri, che non si fanno trovare pronti in occasione dell’ultimo Master 1000 della stagione, Parigi Bercy, e dopo appena due turni si ritrovano senza rappresentanti ancora in gara. Dopo la sconfitta amara di Fognini contro Shapovalov, in serata è arrivata anche quella di Berrettini, che si è arreso in due set a Jo-Wilfried Tsonga ed ha sciupato una clamorosa occasione di ottenere punti importanti in ottica Finals. Se uno tra Albot, Zverev e Shapovalov non dovesse battere Monfils, il francese scavalcherebbe Berrettini – poichè approderebbe in semifinale – ed avrebbe tutte le ragioni del mondo per ringraziare il suo connazionale Tsonga, autore di un underdog notevole. I favori della vigilia erano infatti dalla parte del tennista romano, ma fin da primi games non è stato difficile comprendere quale sarebbe stato il filo conduttore dell’incontro e di come il francese non sarebbe uscito dal campo senza aver dato tutto.

Ottima partenza di Tsonga, che inizia come meglio non poteva, vale a dire strappando la battuta al suo avversario ed issandosi sul punteggio di 3-0. Dopo della tensione iniziale, però, Berrettini inizia lentamente a sciogliersi e recuperare il break di svantaggio, anche se il pallino del gioco rimane sempre in possesso del francese, che complice il fatto di servire per primo, detta legge e dà i ritmi alla partita, sostenuto a gran voce da un caloroso pubblico. Gli errori dell’azzurro aumentano, la seconda di servizio non dà più le solite garanzie ed ecco che arrivano i primi set point nel decimo gioco. Un paio di servizi vincenti salvano Berrettini, che però non riesce a trovare una soluzione definitiva per uscire da questa situazione potenzialmente pericolosa e, dopo quarantanove minuti di battaglia, il primo parziale se lo aggiudica Tsonga con lo score di 6-4. Poco da dire se non fare i complimenti al francese, che ha giocato ad un livello di tennis davvero alto ed è riuscito a mettere in difficoltà un tennista dall’ottimo momento di forma come Berrettini. 

Purtroppo, nel secondo set la musica non è cambiata. A dir la verità Matteo ha anche avuto una palla break nel gioco iniziale ma si è trattato solamente di una nuvola passeggera in una giornata di sole e caldo. Non a caso, Tsonga non ha mai più concesso opportunità di break all’azzurro ed ha tenuto i propri turni di servizio con una facilità disarmante. Non si può dire lo stesso di Berrettini, che ha resistito per un po’ di giochi prima di perdere la battuta nel sesto gioco, consegnandosi di fatto all’ex numero cinque del mondo. Come nel resto del match, Tsonga ha comodamente amministrato il vantaggio, continuando a servire in maniera impeccabile e tenendo a distanza di sicurezza il suo avversario, prima di assicurarsi il secondo set per 6-3 e dunque il match dopo un’ora e mezza di gioco circa. Ottime notizie per il francese, che sfiderà Struff al terzo turno e che è finalmente tornato a carburare anche negli eventi 1000 – nel 2019, prima di Bercy, si era sempre fermato al primo turno.

Per quanto riguarda Berrettini, non resta che sperare che Monfils perda uno dei prossimi due match. Altrimenti, nel caso le cose non dovessero andare come sperato, bisognerà guardare il lato positivo della cosa e godersi l’esperienza di andare a Londra in qualità di riserva. Questa opzione, però, al momento non è neppure contemplata.

J. Tsonga b. [10] M. Berrettini 64 63

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