Stefanos Tsitsipas è il primo finalista delle Nitto ATP Finals 2019, dopo aver battuto Roger Federer in semifinale con il punteggio di 6/3 6/4 in 1 ora e 36 minuti di gioco.
L’intervista post-match del greco si apre con una domanda interessante: non è mai facile battere Roger Federer, ancora di più se ciò avviene in palcoscenici di prestigio, e questa è già la seconda volta che Stefanos ci riesce, dopo gli ottavi di finale agli Australian Open; ma qual è stata la chiave?
“WoW!” (sorride, prende fiato, sta ancora realizzando) “Sono davvero orgoglioso di me stesso e della mia prestazione oggi; ancora una volta il pubblico è stato meraviglioso, ed io oggi ho cercato di giocare il mio tennis e sono stato mentalmente molto solido nel salvare tutte quelle palle break. Roger ha giocato bene, oggi così come tutta questa settimana; lui come sempre è un’ispirazione, è un onore giocare contro di lui, e la mia vittoria di oggi rappresenta probabilmente uno dei match migliori della mia stagione. Questi sono i momenti per cui ti alleni duramente e che tanto aspetti, i momenti in cui vuoi esprimere il meglio del tuo gioco”
Poi l’intervistatrice chiede a Tsitsipas, sulla base del suo stile di gioco molto simile a quello di Federer (rovescio a una mano e stile aggressivo) quanto lo stile di Roger abbia influito sullo sviluppo della sua carriera. “Oh beh, non è affatto facile “copiare” Roger Federer. Andiamo, lui fa vere e proprie magie sul campo, a volte gioca colpi incredibili, io cerco di provare a riprodurre qualche colpo dei suoi meglio che posso. Riguardo il rovescio a una mano, è sempre bello vedere che questo colpo è ancora vivo (cita anche Dominic Thiem), ma in generale è stupendo essere qui ed imparare così tanto da tutti questi grandi campioni. In particolare Roger, che come già detto era il mio idolo si da quando ero ragazzino, sono cresciuto nel suo mito, l’ho visto giocare dal vivo sia qui alle Finals che a Wimbledon, ed oggi non solo sono sceso in campo contro di lui durante le Finals, ma ho anche vinto e ora sono in finale: sto vivendo un sogno!”
Veniamo allo sconfitto. Roger Federer, in conferenza stampa post-match, si è detto comunque abbastanza soddisfatto della propria prestazione, ma ha anche fatto una riflessione generale sulla “non eternità” dei Fab 3.
“Certamente ho avuto le mie occasioni. Non so esattamente perchè sia andata come è andata, ma sapete, perdere un game di servizio sbagliando ben due smash è una cosa che non mi succedeva da tanto tempo, e non è qualcosa per cui ti alleni. Inoltre, il footwork non era proprio quello ottimale, ma alla fine l’ho accettato ed ho provato a entrare nel match”.
Poi, la riflessione generale: “Guardo la lista dei tennisti che hanno chiuso l’anno al numero 1 ATP, e che sono stati n.1 ATP in tutti questi ultimi anni, ed è semplicemente incredibile che sia sempre stato uno di noi (lui, Nadal, Djokovic con la parentesi di Andy Murray); ma non stiamo certo diventando più giovani. Comunque le chance di sconfitta contro dei tennisti next gen aumentano per noi non perchè stiamo peggiorando, ma perchè sono loro che stanno migliorando match dopo match, ed è solo questione di tempo perchè prendano il comando dei vertici delle classifiche mondiali”.