Atp: le pagelle dei protagonisti del 2014

E' tempo di pagelle e la nostra maestrina dalla penna rossa si è data da fare: chi è promosso e chi è bocciato tra i grandi giocatori Atp del 2014?

La stagione 2014 è giunta ufficialmente al termine con la finale di Coppa Davis, vinta dalla Svizzera di Roger Federer e Stan Wawrinka. Il circuito ATP ha vissuto alti e bassi durante questa stagione, con tanti volti nuovi tra le giovani leve ad affacciarsi all’orizzonte. Ma proviamo ad analizzare, caso per caso, i protagonisti di quest’annata.

Novak Djokovic, voto 9-

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Ha cominciato l’anno dal secondo posto del ranking; il sorpasso, ai danni di Rafael Nadal, gli riesce a luglio, con la vittoria a Wimbledon su Roger Federer. Sono 7 i titoli vinti, solo 8 sconfitte nell’intero anno (meglio aveva fatto solo nel 2011, quando chiuse l’anno con 7 sconfitte), la doppietta Indian Wells e Miami, e, soprattutto, il ritorno al successo sull’erba londinese.. A suggellare un’annata indimenticabile per lui, soprattutto per la nascita del suo primo figlio, arriva il terzo successo consecutivo alle Finals. Unico neo, resta ancora il tanto agognato titolo al Roland Garros.

Roger Federer, voto 9 

A chi lo dava per finito, Federer risponde con la solita eleganza dei suoi colpi e l’amore incondizionato per questo sport. Dopo un 2013 disastroso per lui, Roger non si è dato per vinto,risorgendo dalle ceneri in questo 2014, che lo ha riportato ai massimi livelli. La finale a Wimbledon gli fa accarezzare l’idea di poter tornare a vincere uno Slam, trascinando un Djokovic in stato di grazia, al quinto set in una delle partite più belle dell’anno.

Il cambio nello stile di gioco, grazie all’avvento di Edberg sulla sua panchina, con scambi più brevi e discese a rete più frequenti, gli ha permesso di allungare la sua carriera e sfiorare il ritorno in vetta al ranking. Per lui sono arrivate vittorie prestigiose, tra le quali spiccano quelle a Cincinnati e a Shanghai, mentre ben dodici sono state le finali ottenute nel corso dell’anno. Alle ATP Finals è uno dei protagonisti: raggiunge la finale ma non scende in campo, per non rischiare di non poter giocare la finale di Davis. A Lille arriva il capolavoro: la gemma con la quale suggella la vittoria in finale sulla Francia, entra di diritto nella leggenda.

Rafael Nadal, voto 6

Per uno del suo livello, il 2014 può definirsi un anno deludente. Dopo una prima parte di stagione vissuta piuttosto bene, con la finale a Melbourne, quella a Roma e, non per ultima, la nona vittoria a Parigi, lo spagnolo inizia a cedere con la stagione sull’erba, perdendo all’esordio ad Halle e agli ottavi a Wimbledon. Con il passare del tempo peggiora la situazione e il fisico del maiorchino crolla definitivamente: un infortunio al polso lo costringe a saltare la stagione americana, con i forfait a Toronto, Cincinnati e agli stessi US Open, mentre un’appendicite condiziona la sua stagione asiatica, con i quarti Pechino e addirittura il primo turno Shanghai. Da lì in poi il vuoto o quasi, finendo la stagione anzitempo con il ritiro dalle ATP Finals.

Stanislas Wawrinka, voto 7,5

L’altro svizzero della top five, il talentuosissimo Wawrinka, ha vissuto una stagione che ricorderà a lungo, in grado di portargli il primo Slam della carriera, gli Australian Open ad inizio anno, e infine la prima Coppa Davis. Non eccelso il rendimento negli altri tornei dello Slam: primo turno a Parigi, quarti sia a Londra che a New York. Al Masters di fine anno si comporta comunque in modo egregio, mostrando segni di ripresa: raggiunge le semifinali, sconfitto solo dal connazionale Federer  in un lottatissimo match e solo al tie break del terzo set. Di lì a poco, trascinerà il suo caro compagno Roger in una memorabile finale in quel di Lille contro la Francia.

Kei Nishikori, voto 7

Un anno da incorniciare per il giapponese, che ha regalato innumerevoli gioie a tutto il mondo asiatico. Stupisce poi la continuità del giapponese; sotto la guida di Chang, ha vinto 3 titoli, che potevano essere 4 senza l’infortunio in finale a Madrid dove stava dominando Nadal, raggiunto la prima finale in un torneo dello Slam (Us Open) e raggiunto le semifinali alla prima partecipazione alle Finals. Chapeau.

Andy Murray, voto 5,5

Una stagione con più ombre che luci quella dello scozzese, che ad inizio anno ha stupito tutti con la scelta del nuovo coach, Amelie Mauresmo, e in verità i risultati di questa collaborazione inedita non si son visti. Stagione decisamente anonima dove  è riuscito ad acciuffare la qualificazione alle Finals solo grazie a un finale di stagione in crescendo. Non è mai riuscito a giocare il suo miglior tennis, e spesso è parso nervoso e sfiduciato nei momenti decisivi. Il giocatore magnifico in grado di conquistare Wimbledon sembra essersi dissolto nel nulla. Sta a lui ora ritrovare la migliore condizione fisica e mentale per tornare a giocare da protagonista e non da comprimario.

Tomas Berdych, voto 6

Stagione in linea con le ultime per il ceco, che ha vinto 2 titoli(Rotterdam e Stoccolma) e ha raggiunto le semifinali agli Australian Open. Nonostante i due quarti a Parigi e agli US Open, ci si aspetta sempre di più da lui e il salto di qualità definitivo deve ancora arrivare.

Milos Raonic, voto 6,5  

Marin Cilic, voto 7

Un 2014 da sogno per lui che, quasi incredulo, alza il trofeo degli US Open, dopo un cammino impeccabile sul quale incontra e supera ostacoli importanti come Roger Federer. Incostante poi  però per tutto il resto della stagione, con pochissimi risultati di rilievo. Delusione totale anche alle ATP Finals, dove chiude la fase a gironi con tre pesanti sconfitte.

David Ferrer, voto 5

Dal terzo posto con cui ha chiuso  la stagione 2013, saluta il 2014 dall’ultimo gradino della top ten. Stagione incolore e avara di risultati di rilievo per lui. Assolutamente da archiviare.

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